Tratto dal numero 1505 dell’Espresso Rossoblu
CONOSCIAMOLI MEGLIO: 6 DOMANDE A FRANCESCO PETRINI, TERZINO DEL PORTO D’ASCOLI
1- Quando sei nato e dove?
“Sono nato il 14 Maggio 2001, a San Benedetto del Tronto”.
2- Come ti sei avvicinato al Pda?
“Il Porto d’ascoli è stata la prima squadra con cui ho potuto fare quel passo importante di esordire in un campionato che non fosse il settore giovanile. Venivo da un ritiro precampionato con la Sambenedettese di Montero, quando era ancora in serie C, e al termine di questo ritiro mi chiamò il Porto D’ascoli e andai a fare un colloquio con la società. Ovviamente conoscevo già la realtà PdA, avendola affrontata in molte occasioni nei settori giovanili, ma facendone poi parte ho avuto conferma della preparazione, della professionalità e della passione che ciascun componente della stessa, mette nel proprio lavoro. Fui subito entusiasta del colloquio fatto e da lì in poi, non mi sono più allontanato dalla casa Pda. Questo è il quarto anno con la prima squadra del Porto D’Ascoli, abbiamo vissuto tante battaglie insieme, superato molte difficoltà e ci siamo regalati davvero molte soddisfazioni fino ad arrivare alla fantastica vittoria del campionato di Eccellenza 2020/2021, una gioia immensa, soprattutto per l’aver portato il Porto D’Ascoli per la prima volta nella sua storia, nel campionato di serie D. Lo scorso anno abbiamo fatto un grande campionato, un campionato nuovo per molti elementi della squadra, ma siamo riusciti a dire la nostra e a farci valere, raggiungendo l’obbiettivo prefissato; quest’anno cercheremo di fare ancora meglio. Sono orgoglioso di indossare questa maglia, e di far parte di una società invidiabile e di un gruppo squadra e staff fantastico. Il porto d’Ascoli ha sempre portato nei miei confronti rispetto, stima e tanta fiducia, posso solo ringraziare la società per tutto questo”.
3- Che effetto ti fa giocare contro la Samb?
“Poter giocare contro una squadra con una storia di valore come la Samb, è sicuramente un onore ma allo stesso tempo una grande soddisfazione, domenica sarà sicuramente bellissimo ed emozionante e spero che sia una festa per tutta la città. Certo da ragazzino non avrei mai immaginato di giocare contro la Sambenedettese, si sognava di giocare per la squadra della propria città, però ora siamo qui, nello stesso campionato e ci troviamo di fronte una squadra con una storia importante ed un pubblico che, sicuramente, merita di stare in altre categorie. Vivendo da sempre a San Benedetto conosco bene la storia di questa città della Samb, l’ho vissuta in prima persona, ho sempre giocato in squadre di San Benedetto, iniziando dal Ragnola per poi fare buona parte del settore giovanile con la Samb fino all’ultimo anno della “Berretti” nazionale”.
4- Ti aspettavi la classifica attuale? In che ruolo ti piace giocare?
“La classifica attuale è relativa, è ancora presto, cambia di giornata in giornata, il nostro girone è imprevedibile e molto equilibrato, lo abbiamo già visto lo scorso anno. Giocare da terzino mi piace, mi è sempre piaciuto fare un ruolo di fascia, ho fatto anche altri ruoli nel mio percorso, ma penso che il ruolo da terzino destro sia quello che mi rispecchi di più e spero di riuscire a farlo sempre meglio”.
5- Ti piace la città e perché?
“Come detto sono nato e ho sempre vissuto a SBT, la città è fantastica, sto benissimo qui a Porto d’Ascoli, penso che sarebbe difficile lasciare una città così!”
6- Per chi tifi in Italia? Qual è il tuo idolo?
“In Italia tifo il Milan, fin da piccolo sono stato un tifoso milanista. Nel mondo di calcio, riguardo ad un giocatore italiano del mio stesso ruolo italiano, devo dire che Di Lorenzo mi piace molto. Come mentalità mi ispiro a quella di Cristiano Ronaldo nel calcio e di Rafael Nadal nel tennis. Tantissimo lavoro, tantissimi sacrifici, tantissima dedizione e voglia di perfezionarsi e imparare sempre di più”.
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