SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Mercoledì 19  Ottobre è stata convocata  presso la Sala Convegni (corpo F) dell’Ospedale Madonna del Soccorso la conferenza stampa dal titolo “Non Prediamoli di Vista”, studio e prevenzione del Cheratocono.

Presenti il Direttore di Area Vasta 5 Massimo Esposito, Direttore dell’ U.O.C. Oculistica Luca Cesari, Giuseppe Colonnella del Rotary San Benedetto Nord, Maria Rita Bartolomei del Rotary San Benedetto, le Ortottiste Lucrezia Orsetti e Benedetta Bellagamba.

Il Cheratocono è una malattia degenerativa non infiammatoria della cornea che viene a perdere la sua forma sferica normale, deformandosi in modo irregolare a forma di cono. Questo fatto compromette la nitidezza della visione anche quando sono utilizzati gli occhiali. La diagnosi precoce è importante per evitare il degenerare della malattia per la quale, negli stadi più avanzati, diventa necessario il trapianto della Cornea.

Il progetto “Non Prediamoli di Vista” nasce da una proposta del Dottor Luca Cesari, Direttore dell’ U.O.C. Oculistica dell’Area Vasta N° 5 e socio del Rotary Club di San Benedetto del Tronto che, avendo notato un certo  scostamento dai dati nazionali dei casi di cheratocono sul territorio della nostra Provincia, propose al Consiglio Direttivo del Club  di effettuare uno studio di questa patologia sottoponendo ad uno screening di massa la popolazione studentesca della terza media. Visto il bisogno di dare al piano di service una maggiore valenza scientifica, fu indispensabile estenderlo a tutto il territorio provinciale con durata triennale. Ciò è stato possibile solo grazie alla piena condivisione degli altri Rotary Club della Provincia che, aderendo all’ideale rotariano di servizio alla Comunità, non hanno esitato a mettere in campo le proprie professionalità.

Nel 2019 tutti i dirigenti scolastici aderirono allo screening e fu così possibile raggiungere il 100% degli studenti di terza media della Provincia di Ascoli Piceno.Su una popolazione scolastica di 1.769 studenti ne furono visitati 1.500 (84,8%).Sicuramente un risultato ottimo, grazie anche alla professionalità e dedizione delle Ortottiste  Lucrezia Orsetti e Benedetta Bellagamba. Le recenti restrizioni derivanti dal perdurare dello stato di emergenza dovuto alla pandemia Covid hanno sospeso l’attività di screening oculistico che tuttavia è stata ripristinata per l’anno in corso. Stanno pervenendo agli istituti scolastici le note informative e le acquisizioni di consenso per le famiglie circa il progetto. Si conta di poter ultimare le visite ai ragazzi che parteciperanno, entro la fine del mese di maggio.

A tal proposito, in data odierna, presso l’unità operativa di Oculistica dello Stabilimento Ospedaliero di San Benedetto del Tronto, è stato presentato il Topografo Corneale, necessario alla prestazione oculistica, gentilmente offerto in comodato d’uso, per tutta la durata dello screening, dalla Ditta Tec Med Marche. La topografia corneale è una tecnica d’esame per la mappatura della superficie anteriore della cornea, la lente trasparente dell’occhio.

In una nostra intervista il Dottor Massimo Esposito ci illustra il Progetto ” E’ una campagna di Screening sul cheratocono,  una patologia che rivela i suoi effetti sin dall’età giovanile. Una diagnosi precoce può evitare grossi danni alla vista. I Risultati sono stati presentati durante conferenza stampa dal Dottor Cesari, con un esito che ha portato alla luce 2 casi di patologia nei giovani , i quali potranno intraprendere un percorso terapeutico che potrebbe mantenere le condizioni di vista attuali.”

La presidente del Rotary San Benedetto Maria Rita Bartolomei: ” I Club, quello di San Benedetto del Tronto ed altri club del territorio, ovvero,  San Benedetto Nord ed Ascoli Piceno, hanno elaborato un progetto pluriennale per la prevenzione precoce di questa patologia. E’ un progetto molto importante, perchè agisce a livello sanitario su tutto il territorio e nello stessio stempo esprime i valori rotariani, ovvero mettere a servizio gratuito la propria professionalità, a partire dal Dottor Cesari che è un nostro socio, ma anche degli altri soci che volontariamente soi recano presso gli istituti per svolgere attività di Screening presso gli istituti scolastici. La difficoltà maggiore è sensibilizzare i genitori verso questa attività di screening, e far capire loro che questo tipo di procedura assolutamente non invasiva,  permettendo  di avere una valutazione precoce di eventuali patologie che, infatti, sono state intercettate . Poi, fortunatamente, sono state curate”