L’AQUILA – Un infermiere de L’Aquila aveva falsificato i propri documenti per continuare a lavorare, ma senza vaccino non avrebbe potuto farlo. Per questo è stato segnalato all’Ordine professionale infermieristico locale, che ha confermato la mai avvenuta vaccinazione del soggetto.

Segue il comunicato della Questura aquilana:

«La DIGOS, con il coordinamento della Procura della Repubblica di L’Aquila, ha notificato il decreto di sequestro preventivo e la sospensione dall’esercizio dell’attività professionale ad un infermiere che ha finto la vaccinazione al virus covid-19.

Le attività di indagine sono partite a seguito di una segnalazione dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche dell’Aquila e hanno permesso di riscontrare la falsità della documentazione prodotta dall’operatore sanitario.

E’ emerso, infatti, che l’infermiere non si è mai sottoposto al ciclo vaccinale obbligatorio e che la certificazione presentata al datore di lavoro aveva lo scopo di indurre in errore l’azienda sanitaria presso cui presta servizio, al fine di evitare la sospensione dall’albo professionale e la conseguente perdita degli emolumenti.

Pertanto, la Procura della Repubblica di L’Aquila ha richiesto e ottenuto il sequestro preventivo delle somme indebitamente percepite dall’infermiere e l’applicazione nei suoi confronti della misura cautelare personale della sospensione dall’esercizio della professione infermieristica.

Il procedimento è al suo inizio e le accuse mosse all’infermiere professionale – finora ritenute fondate dall’autorità giudiziaria – troveranno conferma o smentita nelle successive fasi della procedura».