ANCONA – AGGIORNAMENTO ore 13.30: le vittime dell’alluvione sono ufficialmente 11. È stato rinvenuto dai Vigili del Fuoco il corpo di un 47enne di Arcevia, la cui auto vuota era stata trovata nel fiume Misa. Ancora in corso le ricerche delle due persone disperse, un bambino di 8 anni e una donna di 56.

AGGIORNAMENTO ore 19: i morti al momento sarebbero 9, e non 11. Ostra è il comune più colpito, con 6 vittime.

AGGIORNAMENTO ore 12.30: i morti salgono a 11, 50 i feriti. I Vigili del Fuoco sono intervenuti complessivamente circa 400 volte nell’area colpita.

AGGIORNAMENTO ore 11.30: cresce ulteriormente il numero delle vittime: sono 10, ancora 4 i dispersi. Proseguono le ricerche dei due bambini.

«È stato veramente qualcosa di eccezionale e, mi dicono, imprevedibile» – spiega a Mattino Cinque News Stefano Aguzzi, Assessore all’Ambiente della Regione Marche, rimarcando come l’area colpita fosse considerata addirittura a rischio siccità – «Nel Comune di Cantiano c’è un pozzo da cui, quest’estate, per oltre un mese, abbiamo continuamente attinto acqua per non far seccare il fiume».

AGGIORNAMENTO: La Prefettura ha comunicato il nuovo bilancio delle vittime. I morti sono 8, mentre continuano le ricerche per individuare i 4 dispersi. Tra questi anche due bambini.

Le conseguenze del nubifragio abbattutosi sulle province di Ancona e Pesaro Urbino questa notte hanno le dimensioni di un vero disastro. Come si evince dalle sconvolgenti immagini, le strade di alcuni comuni dell’Anconetano e del Pesarese sono più simili a fiumi di fango. L’enorme quantità d’acqua caduta in poche ore ha provocato 7 morti e 3 dispersi: a Castelleone di Suasa si cerca anche un bambino di 6 anni, disperso inizialmente insieme alla madre; la donna è stata ritrovata. Il sindaco di Cantiano (PU), Alessandro Piccinini, ha dichiarato a Rai 3: «Il centro del paese non esiste più: è tutto ridotto a un ammasso di fango e detriti». La violenza dell’acqua ha distrutto anche Pianello di Ostra, comune dell’Anconetano in cui si sono registrate ben 4 vittime. Una vittima registrata a Trecastelli, un’altra a Barbara. Grande afflusso di persone nei Pronti Soccorsi per sintomi di ipotermia e fratture, provocate dalle condizioni estreme in cui molti si sono trovati questa notte. L’Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, ha dichiarato che ci sarebbero circa 40 sfollati.

Già nel maggio 2014 il fiume Misa aveva rotto i propri argini, provocando scenari tristemente simili a quelli di questa notte. «Quello che è successo sette anni fa non dovrà più succedere» – dichiarò lo scorso anno il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, durante la Commemorazione del primo alluvione. Il disastro, purtroppo, si è ripetuto in circostanze ancor più drammatiche.

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