PESCARA – Prosegue a pieno ritmo il piano d’azione “Stop Fake”, programma delle Fiamme Gialle volto a contrastare il commercio di prodotti contraffatti e potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini. I militari del Comando Provinciale di Pescara hanno infatti risalito la filiera illecita della falsificazione, dal territorio abruzzese a quello laziale, per porre fine allo smercio di prodotti non sicuri, destinati sia al commercio cittadino che ad altre aree del Paese.

I controlli effettuati dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria nelle settimane centrali del mese di agosto, hanno permesso ai finanzieri di intercettare 130 mila articoli contraffatti e non sicuri, che sul mercato avrebbero fruttato oltre 52.000 euro di profitto illecito.

Il traffico era gestito da cittadini di nazionalità cinese, impegnati nelle diverse fasi del commercio.

È scattato subito il sequestro dei numerosi pezzi: 120 mila articoli di bigiotteria non conforme, senza alcuna certificazione sulle percentuali di presenza di materiale potenzialmente nocivo come cadmio, nichel e piombo, nonché più di 11.000 carte da gioco Pokemon contraffatte, molto in voga tra collezionisti e appassionati. Le carte più rare raggiungono valori che vanno da decine di migliaia fino a milioni di euro: se una carta contraffatta venisse immessa in commercio, diventerebbe sicuramente oggetto di truffa.

«Il controllo economico del territorio, quando orientato all’anticontraffazione, garantisce e tutela diversi beni giuridici, a difesa della proprietà intellettuale, dell’interesse degli operatori economici che rispettano le regole, e non da ultimo, della tutela della salute dei consumatori”, commenta il Colonnello t.ST Antonio Caputo, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara. “Con l’avvento delle nuove frontiere tecnologiche, i rischi di cedere, vendere o scambiare un falso dal valore di pochi centesimi di euro come un pezzo raro e costoso, sono decuplicati. Per questo, il presidio del Corpo si estende anche al mondo del “virtuale” e del commercio elettronico».