
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota diffusa sui Social il 9 agosto, di Nicola Mozzoni sulla recente vicenda diminuzione degli ombrelloni negli stabilimenti balneari sambenedettesi.
Il nostro articolo precedente
Concessioni demaniali, il messaggio del Comune di San Benedetto agli operatori
Ecco il messaggio di Nicola Mozzoni.
Così non va bene.
Parlo per me in questo post e non a nome della categoria che, su questo punto, non ho interpellato.
Oggi, per la prima volta in 37 anni, io , che ho tatuata sulla pelle la mia città mi vergogno di essere sambenedettese.
L’attacco senza precedenti al turismo locale mi sta lasciando senza neanche più la capacità di combattere, soprattutto perché fatto da chi reputavo amico, e pensare che non ho mai rotto le scatole a nessuno, ho sempre supportato e difeso ogni amministrazione, indipendentemente dal colore politico.
Non bastava la riduzione drastica della guardia medica, le multe insensate dei giorni di cambio nei nostri carico/scarico, oggi abbiamo colpito anche le spiagge,
l’insensata ordinanza che, il 9 agosto, a solo un mese dalla chiusura della stagione ha fatto si che, i nostri turisti, siano stati stipati come sardine a 60 metri dal mare lasciando inutili deserti di sabbia sul fronte ci ha messo in ginocchio.
Io non ho uno stabilimento, lavoro da anni con loro per garantire un servizio ottimale.
Ho fatto di tutto, ho investito tanto per rendere la mia struttura famosa a livello nazionale.
Contro tutto e tutti, contro la matematica, contro la logica eppure ci stavo riuscendo, fino ad oggi, fino a quando alcuni clienti tornando dalla spiaggia mi hanno detto “Nicola, noi con te stiamo bene, ma a queste condizioni ce ne andiamo”.
In effetti, se ci penso bene, è una genialata, se non riesci a portare i numeri invernali a livello di quelli estivi puoi portare quelli estivi a livello di quelli invernali.
Oggi mi sono vergognato di essere sambenedettese.
Ho sempre pensato che la nostra città potesse tornare ai fasti di un tempo, oggi ho capito che mi sbagliavo.
Il mio non è un messaggio polemico ma una semplice constatazione… “a volte è meglio arrendersi”.
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Caro Mozzoni, la stimo perchè si dimostra un imprenditore lungimirante che investe nella propria struttura per offrire alla sua clientela un prodotto di qualità non limitandolo ai soli 3 mesi estivi. I suoi colleghi degli chalet, purtroppo, non hanno un approccio altrettanto imprenditoriale: loro mirano a sfruttare anche l’ultimo granello di sabbia che gli viene concesso a poche migliaia di euro l’anno. Quindi non si vergogni ad essere Sanbenedettese ma si senta fiero che qualcuno faccia rispettare le regole. Perchè di regole si tratta che devono valere per tutti. Io personalmente trovo piacevole passeggiare sul bagnasciuga e vedere le prime… Leggi il resto »
Faccio notare tre cose: Gli ombrelloni erano stati sistemati sin dalla fine di maggio. La Capitaneria di porto si accorge solo ai primi di agosto che ci sono delle presunte irregolarità? Può essere anche che alcuni operatori balneari non abbiano rispettato qualche normativa. Ma perché intervenire così in ritardo, penalizzando sostanzialmente i turisti? Si rende conto la Capitaneria del danno prodotto al turismo sambenedettese? Tutti i turisti che sono venuti in riviera per la prima volta torneranno l’anno prossimo? Io non credo e certamente molti habitué della costa cercheranno altri lidi. Le autorità sanitarie, tramite la televisione, ci bombardano ogni… Leggi il resto »