SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una piccola rassegna di due serate, per dedicare la bella stagione alla celebrazione di due figure di enorme importanza per la storia della città: questo è l’intento de “La Nostra Estate”, evento presentato questa mattina, martedì 9 agosto, presso il Circolo dei Sambenedettesi. Si tratta dell’ingegnere modenese Luigi Onorati, autore del progetto del lungomare aperto al pubblico 90 anni fa, e della poetessa Bice Piacentini. Al primo verrà dedicata la Serata Azzurra, in programma per venerdì 12 agosto alle ore 21 presso la Palazzina Azzurra, dove sarà proiettato il film-documento “Una Verde Passeggiata al Mare”.

Ha illustrato l’evento il Presidente del Circolo, Gino Troli: «Noi del Circolo cerchiamo, nel nostro piccolo, di dare visibilità al territorio valorizzando la nostra estate. Vogliamo, anche nella distrazione estiva e nella calura che ci opprime, cercare di riproporre qualcosa di appartenente alla cultura locale, che ha da offrire qualcosa di importante e parla di noi. Celebrare i 90 anni del lungomare e la figura di Bice Piacentini è un compito che attiene al Circolo per delibera comunale, e che noi vorremmo svolgere appieno in tutte le stagioni. La Serata Azzurra è un momento d’incontro con la città, e quest’anno abbiamo voluto incentrarla su una produzione di BIM Tronto, che ci ha sostenuto con un finanziamento per produrre un film che ha valore documentario, e che spero rimanga anche a disposizione delle future generazioni. Sono informazioni che devono rimanere nel tempo, una maniera utile e duratura di non fare una celebrazione fine a sé stessa. Avremo una componente musicale e filmica, poi conferiremo alcune onorificenze, come la tessera ad honorem del Circolo e il premio “Sambenedettese d’Adozione”. La prima sarà consegnata a Giulio Azzari, al fine di premiare un’attività presente dal 1956 sul territorio. Il “Sambenedettese d’Adozione” da celebrare quest’anno sarà invece l’archeologo Fabrizio Pesando, colui che tra le altre cose ha scoperto che San Benedetto non è soltanto una città medievale ma ha anche trascorsi antichi, reperti romani: ormai abita qui, nel cuore antico della città e volevamo premiarlo. 

La serata sarà anche musicale, con il trombonista sambenedettese famoso in tutto il mondo Lito Fontana, ormai un habitué della Serata Azzurra. Il Maestro Fontana sarà accompagnato dalla pianista Sabrina Gentili. Tutto ciò avviene con il patrocinio del Comune, che ci ha fornito la disponibilità della Palazzina. Senza il Lungomare, San Benedetto non sarebbe San Benedetto: non stiamo celebrando una cosa qualunque, ma un monumento di enorme importanza. Ringraziamo il presidente di BIM Tronto Luigi Contisciani, perché senza il suo aiuto non avremmo fatto nulla».

Presente anche l’Assessore alla Cultura Lina Lazzari, che ha dichiarato: «Nessuno di noi aveva il minimo dubbio sui contenuti di questa edizione, che al di là degli eventi musicali presenta un contenuto diverso, nuovo e sicuramente importante per quello che San Benedetto ha trovato come vocazione. Noi stiamo ancora vendendo, dal punto di vista turistico e paesaggistico, un prodotto che è stato ideato dall’Ing. Onorati, che in tempi insospettabili ha avuto la lungimiranza di proiettare una piccola città verso un futuro che poi è quello che ha avuto. Mi fa molto piacere che il Circolo abbia dedicato questa serata a lui e alle sue opere, che compiono 90 anni. L’Amministrazione aveva pensato di trovare l’occasione giusta nel giorno dell’inaugurazione ufficiale del Lungomare, il 18 di settembre, e anche l’ufficializzazione con la famiglia Savoia per intitolare a Tommaso di Savoia. Tuttavia il 18 settembre, per motivi di par condicio, non sarà possibile organizzare nulla. Proveremo a legare l’evento alla festa del Patrono del 13 di ottobre. La valorizzazione della figura di Bice non dev’essere proiettata solo all’interno della nostra città. La poetessa ha avuto modo di interpretare San Benedetto, consegnando alla pagina scritta una lingua dialettale che non aveva una storia scritta. Ha avuto relazioni importanti anche con Roma: non per niente, nel suo archivio c’è una parte della biblioteca personale della poetessa che ci dice il suo legame con gli intellettuali del tempo».

Giancarlo Brandimarti, segretario del Circolo, ha specificato l’importanza dei due temi della rassegna: «Le figure sopraccitate sono equivalenti: quello che ha fatto Onorati per lo skyline sambenedettese, Bice Piacentini lo ha fatto per la cultura. Nel 1921 è stato costituito il ponte dell’Albula, poi l’Hotel Progresso e Villa Bozzoni. Quando a Onorati è stato commissionato il lungomare da due enti del regime fascista, l’Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo organizzò un concerto di Beniamino Gigli, diretto dal M° Bellezza, voluto dalla signora Clelia Chauvet Zannoni. Il concerto, in scena a settembre, stupì l’Italia intera. Questo appiglio porta il colpo di genio di Onorati, che fa una cosa ambiziosa venendo talvolta preso per matto. C’era ben poco sulla costa, quando concepì un lungomare lungo 42 metri: l’Azienda di Soggiorno lo lascia fare. Il Podestà non c’era, erano più frequenti i commissari prefettizi. Nel 1931-32 l’opera si compie, e quando l’occasione si presenta Onorati crea la Palazzina Azzurra con tanto di pista da pattinaggio, ballo e anfiteatro. Era una visione a lungo termine, con un progetto ben delineato. Il lungomare era un parco marino, una passeggiata al mare nel verde: il centro di San Benedetto è stato interamente concepito così da Onorati. Situazione politica a parte, negli anni ’30 San Benedetto ha trovato la sua identità.

Bice Piacentini è morta nel maggio 1942, ma era nata ad agosto e quella del 21 è comunque una buona occasione per onorarla. La poetessa ha una parentela altolocata, suo nonno era Senatore e avvocato di grido di Roma. Bice è una donna sensibile, si innamora della parte umana di San Benedetto, degli ultimi. Il primo tema che emerge è quello dell’amore, che è una forza cieca e imprevedibile: lei sposa suo zio Carlo, poco più anziano di lei, in un atto di matrimonio civile non benedetto dalla Chiesa. Quella della Piacentini fu una vita di lutti, che l’hanno lasciata da sola. Bice appuntava tutto quello che vedeva nei suoi quadernini, oggi purtroppo scomparsi. Nella cornice del Circolo Nautico, faremo un recital di poesie di Bice, sul tema dell’amore e del rapporto uomo-mare. Nel corso della serata ci saranno scenette: se ancora c’è gente che pratica il dialetto a San Benedetto, includendo qualche nuova leva che non conosce il dialetto perfettamente, il merito è di Bice».