GROTTAMMARE – Nella sua nuova location dell’Arena Parco dei Principi, la prima serata del Festival dell’umorismo è stato un mix vincente di ironia e risate.

La nuova direzione artistica per mano di Stefano Vigilante vede quest’anno uno spettacolo letteralmente inclusivo, dove si da spazio a ospiti che rappresentano a modo loro le varie minoranze sociali, accompagnati da una innovativa ondata di comicità.

La giuria d’onore è composta innanzitutto dal suo presidente ‘Nduccio, storico personaggio locale conosciuto in tutta Italia per la sua veracità e stravaganza. Il comico pescarese introduce la sua serata con un divertentissimo monologo sui funerali e le usanze abruzzesi. A completare la giuria c’erano: il presidente dell’Amat Piero Celani; Alessandro Ciarrocchi; Michele Rossi, ideatore del festival; Frate Mago; Stefano Marcocci; Luca Sestili e il giornalista Vincenzo Varagona.

Dopo lo sketch di ‘Nduccio è il momento dell’ingresso della co conduttrice, la comica napoletana e conduttrice tv Barbara Foria, che riempie subito il palco con la classica briosità partenopea.

Arriva il momento dei concorrenti:

La prima è la toscana Silvia Priscilla Bruni, che presenta una rivisitazione disillusa delle fiabe per bambini, dettata dall’aspirazione di trovare il suo principe azzurro. Poi è la volta del cagliaritano Francesco Porcu, che con autoironia prende in giro il suo fisico non proprio prestante. Terzo concorrente è il padovano Mauro Lazzarin, nei panni di un improbabile veneto disoccupato e flemmatico, immerso in un ambiente completamente diverso da lui. Poi è il momento di Daniela Carta, architetta, che espone tutti i vantaggi della non convivenza tra due fidanzati. Quarto concorrente è Alessandro Bisonni, che racconta tutte le sue disavventure alla ricerca di una donna adatta a lui. A chiudere la rassegna è l’esuberante siciliano emigrato in Svizzera Enzo Emanuello, con le sue improbabili situazioni lavorative in terra straniera.

A scandire il concorso sono stati due ospiti d’eccezione, due comici che rappresentano a modo loro una fetta minoritaria della società, accomunati da una sana e dissacrante autoironia: Adel e Daniele Gattano. Il primo è un romano di origini marocchine e egiziane, che mostra il suo approccio rilassato nell’affrontare la vita quotidiana e di autoironizzare sulla discriminazione. Il secondo è un ragazzo appartenente alla comunità Lgbt che racconta in maniera satirica tutti i luoghi comuni che riguardano l’omosessualità e i suoi rapporti con la madre.

In ultimo, è il momento dell’ospite d’onore, l’Arancia D’Oro 2022 Valerio Lundini, che ipnotizza il pubblico di Grottammare, in una improbabile intervista con Stefano Vigilante, grazie alla sua comicità irrazionale e destrutturante, dove non si percepisce a tratti ciò che viene detto seriamente da ciò che costituisce invece una gag comica. L’arancia viene consegnata dal Sindaco Enrico Piergallini e dall’assessore Lorenzo Rossi.