SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il grande tennis torna finalmente a San Benedetto. Il presidente Afro Zoboletti, affiancato dal presidente FIT Marche Emiliano Guzzo e dall’Assessore allo Sport Cinzia Campanelli, ha presentato alla stampa l’edizione 2022 della San Benedetto Tennis Cup. Le qualificazioni cominceranno sabato 23 luglio, mentre il main draw avrà inizio lunedì 25: la settimana del torneo sarà una delle più “calde” della stagione turistica sambenedettese, ed è facile prevedere una grande affluenza di pubblico sugli spalti del Ct Maggioni.

Il direttore del torneo e CEO di Crionet Srl. Giorgio Garcia-Agreda, che collabora con il Maggioni dal 2014, ha dichiarato: «La sfida è iniziata: San Benedetto non ha bisogno di turismo, ma quest’anno raggiungeremo le 420 stanze prenotate, divise in 13 strutture. Ci auguriamo, nel prossimo futuro, di trovare partner che possano darci una mano anche dal punto di vista organizzativo per trasporti e accomodation. 

Il caos di questi giorni è dovuto anche al fatto che non siamo riusciti a riprendere la nostra settimana “storica”, dovendo posticipare il torneo. Speriamo, col supporto della politica, di riuscire a creare un progetto che coinvolga sport e turismo. Il torneo avrà grande visibilità: grazie all’accordo che Crionet ha con l’ATP, sarà interamente trasmesso su Challenger TV».

«Senza il contributo fattivo – pari a 25000 euro – dell’Amministrazione comunale, semplicemente il torneo non potrebbe essere svolto» – ha dichiarato il presidente Afro Zoboletti – «Anche la Regione Marche contribuisce in maniera decisiva. Abbiamo una squadra che ci supporta, formata da 15 persone, che ci permette un’organizzazione più da ATP che da Challenger. I giocatori, se non crescono troppo come accaduto a Fognini e Berrettini, vogliono tornare a San Benedetto. San Benedetto ha tante associazioni che si curano di sport, arte, musica: queste fanno la fortuna della città. 

Questo torneo, come tutti i Challenger, vede protagonisti giovani promettenti e giocatori più esperti in cerca di rilancio: ci sono tanti italiani che potrebbero crescere molto e arrivare ai vertici. Ripartiamo da dove in un certo senso ci eravamo lasciati, poiché la prima e la seconda delle teste di serie giocarono l’ultima finale nel 2019».

Il presidente Zoboletti ha inoltre reso noto che le wild card del tabellone principale saranno destinate a Matteo Gigante, Francesco Maestrelli e Mattia Bellucci, mentre quelle per le qualificazioni verranno concesse a Gian Marco Ferrari, Federico Arnaboldi e probabilmente a un ragazzo dell’accademia locale, gestita dall’allenatore di Jannik Sinner, Simone Vagnozzi.

«Questo è il primo anno che ho l’onore di ospitare il Challenger in qualità di Assessore allo Sport» – ha affermato Cinzia Campanelli – «La San Benedetto Tennis Cup è prestigiosa e importante anche dal punto di vista turistico. L’amministrazione, per quanto ci tiene al torneo ha fatto anticipare i festeggiamenti per la Madonna della Marina, per evitare appunto di infastidire giocatori e pubblico».

«Ci troviamo qui per la manifestazione clou del tennis marchigiano» – spiega il presidente FIT Marche Emiliano Guzzo – «Ci vantiamo di essere una delle migliori regioni italiane a livello junior. Abbiamo un talento come Luca Nardi, terzo miglior U19 ATP, ma anche Simone Vagnozzi, tra i migliori allenatori al mondo. È un happening importante per vedere il tennis professionistico a km zero. Oltre le due competizioni internazionali giovanili, questo torneo permette agli appassionati marchigiani di vedere alcune stelle future del tennis mondiale. 

In questo periodo, molti giovani atleti azzurri si stanno formando e sicuramente si avvicineranno alla top 100: è un’occasione per vederli da vicino. Il comitato regionale marche si riunirà qui e avremo un happening di SuperTennis, canale tematico della Federazione. La Regione Marche vuole portare un torneo ATP: un 250, un Challenger upgradato oppure una tappa del World Padel Tour. San Benedetto, con qualche miglioria strutturale, potrebbe essere la meta ideale per questo progetto, quindi guardiamo al futuro».