SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La storia d’amore di Enea e Didone raccontata dal punto di vista di Didone: è quanto messo in atto dalla scrittrice, saggista e docente di lettere Marilù Oliva, che alla Palazzina Azzurra di San Benedetto ha presentato il suo ultimo libro edito da Solferino, “L’Eneide di Didone”, in cui la prospettiva viene rovesciata, come già accadeva in “L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre”, edito sempre da Solferino nel 2020.

La presentazione è avvenuta nell’ambito del ciclo “Incontri con l’autore”, organizzato dall’associazione “I luoghi della scrittura” e dalla libreria “Libri ed eventi” di San Benedetto, con il patrocinio e il sostegno dell’amministrazione comunale e della Regione Marche.

Abbiamo video intervistato Marilù Oliva: “Il punto di vista femminile mi interessa, soprattutto nel mito, che per secoli è stato incentrato sugli uomini. Per ‘L’Eneide’, l’idea di rovesciare la prospettiva mi è venuta approfondendo la storia di Didone, che è una regina realmente vissuta nel IX secolo, mentre Enea, se è esistito, si aggira intorno al XIII secolo. Virgilio dunque ha fatto incontrare due persone incompatibili sul piano cronologico, ma non solo, perché Didone era una donna forte, di rottura, che non si sarebbe mai uccisa per un uomo. E infatti la mia Didone non si uccide“.

Marilù Oliva ha poi proseguito ribadendo l’importanza dei miti e il loro riverbero anche su tematiche di attualità: “Nel mito c’è molto della contemporaneità, in particolare nelle lotte. Didone è una donna che lotta all’insegna dell’autoaffermazione e, come tutte le donne che si sono date da fare e che avevano un barlume di potere nell’antichità, ha fatto una brutta fine. Pensiamo anche a Cleopatra e Ipazia. In generale comunque è giusto che la letteratura intervenga sui temi di attualità”.

Per concludere, Marilù Oliva ci ha illustrato i suoi progetti futuri: “Ho scritto un libro a quattro mani con mio figlio sul bullismo che è per ragazzi, ma lo stanno leggendo anche gli adulti. Il bambino del romanzo durante la notte si rifugia nella Creta del Minotauro, quindi anche qui tornano i miti. E per un po’ continuerò su questo filone, che mi piace molto”.