FERMO – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il 7 luglio, dalla Questura di Fermo.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che la Squadra Mobile fermana, di concerto con la Squadra Mobile di Forlì Cesena, ha identificato i presunti autori, responsabili della cessione di sostanze stupefacenti, del verosimile furto di un apparecchio cellulare e dell’utilizzo fraudolento di una carta di debito in danno di un giovane ragazzo di Forlì.
Nella fattispecie l’ufficio investigativo di Forlì Cesena raccoglieva la denuncia querela del giovane ragazzo che, alcune settimane fa, in compagnia di una sua amica si recava in questa provincia al fine di trascorrere alcune giornate di svago lungo la costa. Durante una serata, trascorsa insieme a conoscenti della sua amica, i due giovani si recavano presso una abitazione in zona Lido Tre Archi dove vi erano altre persone e in quella occasione al giovane veniva offerto di consumare della sostanza stupefacente.
Il giovane, purtroppo, accettava quella proposta, consumava sostanza stupefacente perdendo la sua lucidità e in quei frangenti veniva derubato del suo apparecchio cellulare e gli veniva sottratta temporaneamente la sua carta di debito.
Il giovane, infatti, perdeva coscienza e dopo alcune ore, quando finalmente si riprendeva dagli effetti della droga, si accorgeva di non essere più in quella abitazione pertanto si riorganizzava per rientrare presso la sua provincia di residenza laddove decideva di sporgere denuncia querela per i fatti subiti.
L’ufficio investigativo forlivese raccoglieva tutti gli elementi utili per ricostruire la vicenda, individuare i luoghi e le persone cosicché gli investigatori della Squadra Mobile, dotati di una perfetta conoscenza del territorio e dei soggetti che gravitano in questa provincia, riuscivano ad individuare l’appartamento in cui il giovane era stato accolto e, soprattutto, ad identificare i presunti responsabili della cessione di sostanza stupefacente nonché del possibile furto del telefono cellulare e dell’utilizzo della sua carta di credito.
Tali soggetti venivano quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria. L’indagine, condotta brillantemente e con celerità, è la dimostrazione di una perfetta sinergia tra gli uffici investigativi presenti sul territorio nazionale.
Lascia un commento