SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo integralmente la lettera firmata dai Consiglieri comunali Aurora Bottiglieri, Emanuela Carboni, Annalisa Marchegiani, Lorenzo Marinangeli  ePasqualino Piunti al direttore generale dell’AV5 Massimo Esposito.

Egregio direttore generale Area Vasta 5

Dottor Massimo Esposito

Le scriviamo, in qualità di consiglieri comunali del Comune di San Benedetto del Tronto in merito alla situazione in cui versa il Pronto Soccorso della Madonna del Soccorso, che come lei ben  conosce  ha un bacino di utenza molto esteso.

Premesso che il pronto soccorso versa ormai da tempo in condizioni di difficoltà e queste sono notevolmente aumentate con l’arrivo dei turisti per due principali motivi il primo e che quest’anno  i la stagione turistica è  sicuramente partita con grande anticipo , il secondo che questi ultimi  in caso di necessità non  si sono potuti rivolgere ai servizi di guardia medica turistica come negli anni precedenti in quanto non attivi .

Dal comunicato stampa da voi inviato ai giornali che avevano segnalato il problema si legge che verranno aperti due punti invece dei 5 precedenti uno a Cupramarittima ed uno a San Benedetto del Tronto lasciando scoperte altre località costiere da tale intervento.

Notizia dell’ultima ora è che la postazione di San Benedetto del Tronto sarà aperta solo di mattino e quelli di Cupramarittima solo nei pomeriggi esclusi i giorni festivi  ; lei crede veramente  che tale modalità di apertura al pubblico siano sufficienti a decongestionare il Pronto soccorso dall’afflusso dei turisti .

Siamo a conoscenza che l’area vasta non è obbligata a fornire tale servizio ma conosciamo tutti la carenza di personale in cui versa  il PS e sovraccaricare ulteriormente questo presidio non ci sembra corretto e crea un ulteriore stato di affollamento a discapito sia della popolazione residente che dei turisti.

È sufficiente aprire la cronaca locale dei giornali dove tutti i giorni vengono segnalate ore di attesa per accedere alle prestazioni.

I dati ci dicono che i malati COVID sono in aumento ed ora sono ormai tutti  chiusi i reparti COVID che li avrebbero accolti ; come conseguenza i malati  COVID 19 che necessitano di cure devono stazionare nel Pronto Soccorso si in aree protette ma sempre in carico agli operatori del Pronto Soccorso , a questo si aggiungono anche che le terapie monoclonali   che vengano effettuate sempre dagli stessi operatori ed il il MURG che era una eccellenza dell’ospedale  ormai  è chiuso da mesi .

Tornando al vostro comunicato dite che l’assistenza ai turisti è anche garantita dai medici di medicina generale e dai pediatri (servizio che hanno sempre svolto senza che fosse necessario sottolinearlo) pone altri problemi; le postazioni di guardia medica erano situate presso il lungomari in quanto facilmente accessibili e visibili; cosa che non è per gli ambulatori medici e che comunque sono chiusi il fine settimana  per cui il PS si trova ad avere oltre l’affluenza ordinaria anche quella turistica .

Abbiamo anche letto che il PS della Madonna del Soccorso sarà fornito di personale che effettuerà il triage ma non è specificato di quale figura professionale si tratti ; inoltre nella determina ASUR del 27 giugno numero 451  si parla della stabilizzazione di 4 infermieri per tutta l’Area Vasta 5  che avevano i contratti in scadenza speriamo vivamente che sia personale che vada a lavorare presso il PS. E che permetta anche di usufruire delle ferie spettanti.

Ricordiamo che i sindacati avevano parlato di 30 stabilizzazioni nell’Area Vasta 5 tra personale sanitario ed amministrativo  ma la determina sottoscrive solo per 17 assunzioni.

Vogliamo ricordare che questa città ha una vocazione turistica che rende la nostra città ma anche tutta la costa  del Piceno ancora un luogo attrattivo per molte persone, fonte di guadagno per tutta la popolazione residente  ma nel pacchetto di accoglienza va aggiunta anche l’assistenza medica per il turista che non deve trovarsi a fare fila per ore al Pronto Soccorso cosa che purtroppo accade giornalmente anche per noi cittadini residenti.

Non diamo una bella immagine del Piceno.

Siamo seriamente preoccupati ed allarmati per la situazione di abbandono  in cui versa il nostro ospedale e in particolar modo in questo momento il Pronto soccorso per cui le chiediamo di farsi parte attiva nei confronti della Regione che ha promesso molti provvedimenti a favore della Madonna del Soccorso  nel consiglio comunale aperto ma che ancora non vediamo realizzati con atti amministrativi.