GROTTAMMARE – Doppio appuntamento con la cultura domenica 12 giugno, alle ore 18, al Kursaal di Grottammare, nell’ambito della rassegna culturale “Librarsi“, a cura dell’associazione Lido degli Aranci.

Si parte con la presentazione del libro “Stella di Mezzanotte” del professor Arnaldo Santori e, a seguire, quella dell’ultima pubblicazione artistica, “Diarmonia –  la compresenza degli opposti”, del pittore Carlo Gentili, insieme all’inaugurazione ufficiale della sua mostra, che resterà aperta al pubblico nella settimana successiva. Introdurrà l’incontro il critico Massimo Pasqualone. Nel corso dell’iniziativa, verrà letto un componimento della poetessa Bianca Maria Romano dedicato al gemellaggio artistico “Italia-Polonia” con gli artisti polacchi, coordinati da Piotr Mitera, e dall’amministrazione comunale di Koronowo. Da segnalare la presenza di dipinti dedicati al tema della Dea Cupra, adorata dai Piceni.

Carlo Gentili, definito ambasciatore dell’arte italiana, ha esposto in Germania, Austria, Svizzera, Stati Uniti, Cina, Slovenia, Canarie, Polonia, Belgio e in Italia a Roma, Venezia, Firenze, Bologna, Taranto, Pescara. E’ l’ideatore di Diarmonia, l’arte come compresenza tra gli opposti.

“Sono cresciuto a Grottammare, una ridente località di mare – ha ricordato, invece, il professor Santori. “È capitato nella vita di aver conosciuto al liceo un professore di filosofia che ha saputo con i suoi insegnamenti lasciare una traccia. Di aver conosciuto in seguito in corsi universitari e post-universitari professori di storia, pedagogia, sociologia e sociologia industriale, economia e scienze delle finanze, nonché di antropologia culturale e filosofica che, oltre a capirmi, hanno saputo dare puntuali e impeccabili suggerimenti. Di aver incontrato da insegnante nelle scuole superiori colleghi con i quali ho scambiato in simpatia innumerevoli informazioni e conoscenze. Tutti dovremmo porci delle domande, dovremmo poter stabilire con gli altri un dialogo e saper allacciare una relazione. Qual è la vita che desideriamo, chi e cosa vogliamo essere? Episodi significativi non mi hanno reso indifferente e sono stati molti quelli in cui mi sono messo all’ascolto degli altri. Un ascolto ininterrotto fatto di silenzi, di consigli, che avrebbero introdotto un mondo diverso e condotto a un modo migliore di vivere. Rimango stupito dalla forza di uno sguardo, una stretta di mano, una voce amica, sono le emozioni che m’incoraggiano a proseguire e andare avanti– ha ribadito.