GROTTAMMARE – Ore 20:47. La riunione si apre con la mozione promossa dalla consigliera pentastellata Alessandra Manigrasso, riguardante la proposta di intitolare la sala consiliare ai magistrati uccisi dalla mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Prende la parola la Manigrasso che spiega le ragioni alla base della sua mozione: “In questo trentennale dalla strage di Capaci abbiamo voluto celebrare, con una proposta simbolica come l’intitolazione, il sacrificio e l’impegno dei due magistrati. Lo scorso anno, attraverso una mozione votata all’unanimità, avevamo proposto l’intitolazione ai due magistrati di una piazza, di una via o di una scuola, ma non è stata una soluzione praticabile. Oggi vogliamo reiterare la mozione con una proposta più concreta: intitolare la sala consiliare di Grottammare ai due magistrati, essendo la sede della volontà popolare, della cultura della legalità e della pace. Ne abbiamo parlato in commissione ed è emersa la volontà di intitolare anche l’immobile che è stato sequestrato alla malavita, quello in via Modigliani”.

Ore 20:58. Prende la parola il consigliere Vesperini: “Propongo di intitolare ai due magistrati uno degli istituti scolastici della nostra città. Inoltre, accolgo la proposta dell’intitolazione dell’edificio in via Modigliani”.

Ore 21:01. Interviene il sindaco Enrico Piergallini che spiega di essere d’accordo sulle premesse che muovono la mozione della Manigrasso, tuttavia esprime perplessità in merito al luogo dell’intitolazione: “Ho fatto una ricerca e ho appreso che le sale consiliari, in genere, hanno una intitolazione relativa alla storia della città, ad esempio in memoria di consiglieri scomparsi o di sindaci storici. Esiste quindi una coerenza con la storia della città che rappresenta. In più, oltre Falcone e Borsellino, sono tanti a Grottammare i servitori dello Stato a non avere una intitolazione, come Mattarella o Impastato. In commissione è emersa la proposta di intestare ai giudici un luogo coerente con le loro battaglie come l’immobile sequestrato di via Modigliani, che verrà assegnato all’associazione ONFALOS. Su questa mozione propongo di non dividerci e di non andare al voto: prendiamo altro tempo per definire un luogo idoneo”.

Ore 21:11. La Manigrasso esprime il suo rammarico: “Non immaginavo di incontrare la contrarietà di alcuni componenti del consiglio. Speravo di raggiungere l’unanimità. Sono dispiaciuta di dover difendere questa mozione. In passato siamo stati oggetto di attenzioni particolari da parte della criminalità, come dimostrato dall’immobile sequestrato”.

Ore 21.18. Interviene il consigliere Novelli: “Ritengo che intitolare il bene sequestrato alla mafia ai due giudici sia un messaggio molto significativo. Inoltre, aderiamo senza riserva alla proposta di intitolare anche uno degli edifici scolastici. In più, come accaduto il 21 marzo 2020, propongo che la celebrazione della Giornata della Memoria e dell’Impegno avvenga ogni anno nella sala consiliare”.

Ore 21.33. Prende la parola il Sindaco: “Consigliera Manigrasso, se avesse condiviso il testo della mozione con il Presidente del consiglio e i Capogruppo comunali saremmo giunti a un testo condiviso, concertato, che certamente sarebbe stato votato all’unanimità”.

La mozione della Manigrasso accende una discussione che divide il consiglio. Ad essere divisivo è, in particolare, il luogo dell’intitolazione ai due magistrati. Si giunge, grazie all’intervento del Sindaco, ad una mediazione: rinviata l’intitolazione della sala consiliare ai due giudici, approvata l’intitolazione dell’immobile in via Modigliani, approvata l’intitolazione di un istituto scolastico, che avverrà però in futuro a seguito di un iter burocratico, nonché la celebrazione della Giornata della Memoria e dell’Impegno presso Palazzo Ravenna. Alle ore 22:12 la mozione così modificata viene approvata all’unanimità.

Con il punto seguente, la stessa consigliera interroga l’amministrazione chiedendo “chiarimenti sul regolamento disciplinante l’utilizzo dei monopattini elettrici”.

Ore 22:16. Replica il sindaco Piergallini: “I monopattini non sono inseriti nel codice della strada ma prevedono una normativa a parte. Nel centro urbano possono percorrere solo le strade dove il limite della velocità è parti a 50 km/h e dove sono ammessi i velocipedi, a meno che non sia impedito il transito con divieti appositi. Fuori dal centro urbano possono circolare solo nelle piste ciclopedonali. Sono previste delle sanzioni per chi, ad esempio, non indossa il gilet carta rifrangente durante la notte, per gli under 18 che non indossano il casco, per chi viaggia in due, per chi sosta o percorre i marciapiedi”.

Ore 22:30. Inizia la discussione in merito alla gestione dei rifiuti urbani. Come ogni anno, infatti, va approvato il Piano economico finanziario nel quale sono esposti dettagliatamente i costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani. La competenza riguarda due strutture organizzative: l’Area 4^ Gestione Risorse e l’Area 5^ Gestione del Patrimonio, rispettivamente, per la definizione dei costi amministrativi e per i costi del gestore dei servizi Picenambiente SpA. Il PEF indica, oltre ai vari dati analitici, il costo totale del servizio (4.109.050 milioni di euro per il 2022) che sarà posto a carico della collettività attraverso l’applicazione della TaRi, le cui tariffe sono modulate partendo da tale valore complessivo che deve corrispondere al totale previsto del gettito del tributo.

Ore 22:31. Interviene il consigliere Pasquali: “Trovo ingiusto che una persona paghi in relazioni ai metri quadri della casa, pensiamo ad esempio ad un anziano che abita da solo in una casa grande, così come trovo ingiusto che le cosiddette aree vaste paghino come gli altri senza avere gli stessi servizi”.

Ore 22:33. Replica il consigliere Rocchi: “È il meccanismo della tassa rifiuti, è stato deciso anni fa e non abbiamo molti margini di azione. Da qualche anno, incide però anche il numero di componenti del nucleo famigliare. In più, bisogna considerare che la voce maggiore del costo non è il conferimento in discarica, ma il sistema di raccolta in sé”.

Ore 22:42. Prende la parola Manigrasso: “Da anni chiediamo di assumere una relazione sul grado di soddisfazione dei cittadini in merito alla raccolta dei rifiuti, ma non è mai pervenuto niente. Dalle riunioni ATA emerge molta confusione”.

Ore 22:45. Replica il sindaco: “Il nostro piano intende rispettare gli indirizzi dell’Unione Europea, che prevedono un aumento della differenziata. Le ATA sono spesso sede di dissidi soprattutto in materie di impianti, perché alcune comunità non gradiscono strutte di questo tipo nelle vicinanze. D’altra parte, più indugiamo in materia, meno siamo autonomi, tant’è che l’umido lo trattiamo fuori provincia. L’emergenza va risolta con l’approvazione del piano d’ambito”.

Ore 22:55. Interviene l’assessore Biocca: “Non capisco a che relazione fa riferimento la Manigrasso, in ogni modo volevo dare un tracciato di quello che si è detto riguardo la tariffa puntuale. Con Picenambiente si sta mettendo a punto il sistema di tracciabilità dei rifiuti: un lavoro iniziato da qualche anno con le consegne dei kit. In questo modo, i cittadini possono monitorare i loro conferimenti e ricevere premi in punti nel caso di esempi virtuosi”.

Ore 22:58. Replica la Manigrasso: “Ogni anno io ho chiesto di avere in Consiglio il gestore o quantomeno di avere una sintesi della soddisfazione degli utenti”.

Ore 23:05. Interviene il consigliere Vesperini: “Il problema dei rifiuti locali non è che lo specchio del problema che vede l’ATA provinciale incapace di trovare una sintesi. A causa di questa situazione, i rifiuti vengono conferiti fuori regione con un conseguente aumento della tassa dei rifiuti. La soluzione sarebbe quella di arrivare ad una sintesi e iniziare a lavorare per una visione futura. Lo scenario futuro è quello di pagare 250 euro a tonnellata, più i costi di trasporto”.

Ore 23:10. Il PEF viene approvato con quattro voti contrari e dieci favorevoli.

Il Consiglio di conseguenza affronta il quarto punto all’ordine del giorno: le tariffe TaRi 2022 e le relative scadenze di pagamento. La proposta in approvazione presenta tariffe praticamente invariate rispetto all’anno precedente per le categorie domestiche, mentre per le categorie non domestiche si registra un aumento solo per quelle che l’anno scorso erano state agevolate dalle riduzioni Covid.  Le scadenze saranno come l’anno scorso: 30 settembre 2022 (prima rata); 31 ottobre 2022 (seconda rata), 2 dicembre 2022 (terza rata), 2 dicembre 2022 (rata unica).

Interviene il consigliere Rocchi: “Si tratta di spalmare il totale del PEF, i 4.109.050 milioni di euro, tra le utenze domestiche e non domestiche. È un calcolo matematico. L’effetto di questo calcolo sui cittadini è quasi neutro rispetto all’anno precedente. Per le utenze non domestiche non ci dovrebbero essere aumenti, mentre per si registra un aumento del costo del 2% per quelle non domestiche. Lo scorso anno per questa tipologia di utenze abbiamo i fondi del governo per determinare degli sconti. Questi fondi quest’anno non ci sono e per questo si è verificato l’incremento. Tuttavia, rispetto alle tariffe pre-Covid, l’aumento è di circa il 4%. Le scadenze rimangono le stesse per chi paga in tre rate, il 2 dicembre chi non rateizza”.

Ore 23:13. Il consigliere Vesperini annuncia il voto contrario perché “riteniamo iniquo il calcolo della tariffa su metri quadri”.

La mozione TaRi viene approvata.

Ore 23: 15. Si passa al quinto punto dell’ordine del giorno: la variazione finanziaria che comporta un aumento di euro 287.426,62 nel documento di previsione 2022. Con essa viene iscritto in bilancio il finanziamento statale di 20mila euro ottenuto per l’ampliamento del sistema di videosorveglianza, a cui si aggiungono 30mila euro di fondi comunali reperiti tramite l’applicazione dell’avanzo di amministrazione. A proposito di avanzo, viene applicato l’avanzo delle risorse statali che era stato vincolato per le spese Covid per euro 71.070,26. Fanno ingresso in bilancio anche un aumento dei fondi regionali del settore sociale per  70mila euro e un contributo di 20mila euro ottenuto dal Comune per interventi per il trasporto pubblico locale pari a 20mila euro.

Nel documento previsionale viene poi recepito il valore complessivo della TaRi scaturito dal PEF della gestione integrata dei rifiuti, con un incremento di euro 55.050. La variazione si chiude con: l’iscrizione di vari contributi da parte della Regione e dello Stato, di piccola entità, e indirizzati alla progettazione su edifici pubblici e alle politiche giovanili; la registrazione di maggiori incassi già registrati in varie poste di bilancio.

Ore 23:30. La variazione di bilancio viene approvata con 4 voti contrati e 10 favorevoli.

L’ultimo ordine del giorno presenta, infine, una proposta di accordo negoziale per assenso reciproco in ambito edilizio: si tratta di autorizzare la realizzazione di un “Piano Casa” a un privato titolare di una proprietà attigua a un immobile comunale in via Modigliani.

Ore 00:15. L’ultimo punto all’ordine del giorno viene approvato all’unanimità e termina il Consiglio Comunale.