
ANCONA – “Il rischio è quello di desertificare un intero settore produttivo. Senza un massiccio intervento del Governo nazionale, l’intera filiera ittica è a rischio”. Lo ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che, nel tardo pomeriggio odierno, ha incontrato gli operatori della pesca presso la Cooperativa pescatori al porto di Ancona, sul tema del caro gasolio. Le Marche sono l’unica regione italiana ad aver destinato risorse proprie per fronteggiare la questione.
“Abbiamo messo subito a disposizione mezzo milione di euro – ha precisato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alla pesca – che saranno autorizzati nel prossimo Consiglio regionale e appena possibile, insieme a voi e concertando con le categorie, metteremo a terra il bando per destinarli alle attività ittiche più in difficoltà. Le risorse regionali da sole sono insufficienti a fronteggiare la criticità ma, unica Regione in Italia, abbiamo voluto dare un segnale alla categoria”. Carloni ha anche anticipato che, presiedendo le Marche la Commissione attività produttive della Conferenza delel Regioni, chiederà al Governo un’audizione per individuare soluzioni definitive.
“Il Governo regionale è al vostro fianco – ha assicurato Acquaroli – Il mezzo milione stanziato è un segnale, un piccolo aiuto che però non può risolvere un problema innescato dalla speculazione, come asseriscono tutte le istituzioni. Chiediamo al Governo una risposta immediata e definitiva per contrastare il caro gasolio. Il tema dell’economia del mare, nel nostro paese, è dirimente, perché l’Italia è una penisola. Senza interventi strutturali, il settore non può uscire da questa grave crisi. La capacità produttiva e competitiva nazionale è messa in discussione perché dall’altra parte dell’Adriatico c’è un sistema produttivo che opera in condizioni più favorevoli. Non è ammissibile”.
Anche secondo Carloni, “la politica Ue sulla pesca è sbagliata. Ci chiedono di ridurre lo sforzo di pesca, ma non si riduce il pescato importato. Abbiamo di fronte a noi 30 milioni di euro di fondi Fearp per programmare il futuro della pesca marchigiana: insieme a voi elaboreremo la strategia migliore”.
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Quando sarà che i giornalisti (tutti intendo), metteranno l’accento su chi veramente sia Draghi e quali siano i suoi ideali, la sua visione? Non è che ci voglia poi molto. Basterebbe indagare sui documenti che rilascia il Gruppo dei Trenta, di cui lui è un esponente di spicco, per sapere che nei suoi intendimenti ci sia l’eliminazione di buona parte della piccola e media impresa. Perché nessuno indaga del suo status di membro del Bilderberg Group? Si parla, si chiacchiera, ma sempre e solo in superficie, mentre chi lavora e si fa il culo per la enorme pressione fiscale, riesce… Leggi il resto »
Non posso che farle un applauso, in particolare quando dice che certa stampa è la maggiore carnefice del popolo. Con alcune eccezioni che, si sa, non fanno la regola.
Su Draghi ci sto riflettendo anche se per ora lo ritengo una spanna sopra i suoi predecessori che chiamarli politici è troppo.
Per Draghi affido ai posteri l’ardua sentenza.
La ringrazio. Su Draghi, la mia idea, è che sia un pessimo politico. E guardi, datemi del pazzo, ma è anche un pessimo finanziere. Lui quello che sa fare, è eseguire gli ordini che i suoi padroni (che non sono italiani) o capi, che dir si voglia, gli impartiscono. E ovviamente, gli riesce bene, visto gli appoggi che ha. E la cosa peggiore, è che tutto quello che fa, non è per l’Italia. Draghi è uno straniero per noi. Non fa gli interessi dell’Italia, per i motivi sopra descritti. Molti dimenticano quante eccellenze abbia svenduto, fin dai tempi che era… Leggi il resto »
Non ho certezze alla sua ‘altezza’. Senza ironia. Per questo mi affido al tempo che, magari, mi auguro dia torto a lei. Grazie.
Caro direttore, il suo garantismo ed equilibrio sono certamente da elogiare, ma su Draghi non si vuol vedere, perché ci sono montagne di documentazioni su chi sia e per chi lavori. Il problema è che quelli per cui lavora, sono anche quelle potenti elite mondialiste, che foraggiano TV, giornali e poteri forti vari. Eppure basterebbe poco, per avere controprove. Immagini lei se certi consigli dei ministri che ha fatto lui, li avrebbero gestiti in quel modo Berlusconi, Conte o Salvini. Li avrebbero massacrati, come sarebbe stato giusto. Immagini se la frase palesemente falsa quando disse del green pass o del… Leggi il resto »