SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo un comunicato giunto in redazione da Mario Neroni, ex coordinatore infermieristico del Madonna del Soccorso, a seguito del consiglio comunale aperto svoltosi a San Benedetto sul tema della sanità. 

Il 12 Maggio 2022 si è svolto il consiglio comunale aperto a San Benedetto del Tronto sul tema sanità ed in particolare il futuro degli attuali ospedali dell’AV5 Mazzoni e Madonna del Soccorso

Presenti il Presidente della Regione, l’Assessore alla sanità e l’Assessore al bilancio.

Si sono toccati tutti i temi dalla medicina territoriale alla sanità ospedaliera.

Tuttavia, come era prevedibile, il dibattito si è focalizzato sulle criticità delle strutture ospedaliere e sul progetto futuro delle stesse.

Devo dire che i rappresentanti regionali sono stati chiari. Il Piceno avrà un solo ospedale, spalmato su due plessi. Il Mazzoni rimarrà nella sede attuale e il Madonna del Soccorso verrà realizzato in altra sede da reperire. Pertanto vi saranno alcuni reparti e servizi al Mazzoni di Ascoli ed altri al nuovo ospedale quando e dove si realizzerà. Esattamente come adesso.

Mi sono sforzato di cercare tra la varie norme e leggi che classificano gli ospedali, non sono riuscito a trovare “l’ospedale di primo livello spalmato su due plessi”, sarebbe un inedito.

Al netto delle norme che potremmo in qualche modo bypassare, al netto degli sprechi economici e soprattutto di personale qualificato (medici, infermieri, ecc.) costretti a lavorare con mille criticità. Chiedo: il cittadino malato (ovunque egli risiede), avrà dei vantaggi da questa organizzazione o avrà dei danni?

Penso che il malato sarà il più danneggiato, perché verrà inviato in uno dei due ospedali, ad ognuno dei quali mancherà alcuni servizi, alcuni specialisti o alcune tecnologie, pertanto sarà il malato stesso a dover essere spostato ogni volta che avrà bisogno di una prestazione o di una procedura mancante nell’ospedale che lo ospita. Esattamente ciò che succede adesso.

Naturalmente gli amministratori regionali si sono guardati bene dal dire quali reparti e servizi rimarranno al Mazzoni di Ascoli e quali saranno presenti nel nuovo ospedale sulla costa. Un dettaglio però lo hanno svelato. Il nuovo ospedale avrà 225 posti letto.

Ora considerando che nel progetto di ospedale unico erano previsti circa 540 posti letto, appare evidente che i restanti 315 saranno al Mazzoni di Ascoli.

Alla faccia di chi teorizzava un ospedale di primo livello a San Benedetto

Vorrei essere chiaro, anche a numeri invertiti il prodotto non cambia, sempre un’organizzazione pessima sarebbe, e comunque un danno enorme per i cittadini malati con patologie spesso gravi, costretti a peregrinare da un ospedale all’altro.

Va detto inoltre, che nessun professionista di buon livello ambirebbe a lavorare in una struttura incompleta che non permette al professionista stesso di esprimere al meglio le proprie competenze.

Diceva un mio amico: nessun calciatore bravo che può ambire a giocare con la juventus verrebbe a giocare con la Sambenedettese.

Tuttavia sono fiducioso perché prima o poi qualcuno si accorgerà dell’impraticabilità di questa proposta, dei danni che la stessa causerebbe e pertanto si tornerà a parlare di ospedale unico.

Nel frattempo, purtroppo, si saranno persi 10 anni e le criticità aumenteranno sempre di più fino a diventare insostenibili.