SAN BENEDETTO DEL TRONTO –Si è chiusa domenica 8 maggio la stagione concertistica del teatro Concordia di San Benedetto del Tronto con l’ultimo dei cinque concerti organizzati dalla Gioventù Musicale d’Italia in collaborazione con l’amministrazione comunale. Ad esibirsi in un concerto, che ha spaziato dal romanticismo tedesco al jazz di Gershwin, due giovani talentuosi musicisti sambenedettesi: il pianista Umberto Jacopo Laureti e il clarinettista Giuseppe Federico Paci.

Il concerto si è aperto con Fantasiestucke dall’opera 73 di Robert Shumann per poi proseguire con la Sonata n. 2 di Johannes Brahms nella prima parte e concludersi con “Rapsody in blue” di George Gershwin, nella trascrizione per clarinetto e pianoforte di Laureti e Paci, nella seconda parte. I pezzi di Shumann, come piccoli racconti e scene pensati per clarinetto e uniti insieme a formare un unico quadro musicale, hanno messo in evidenza la duplicità che caratterizza la musica di Shumann che, come Laureti ha spiegato, firmava le sue opere con due nomi diversi proprio a rappresentare le sue due diverse personalità, quella riflessiva e introversa e quella più passionale e impulsiva. Anche in Brahms pianoforte e clarinetto si sono perfettamente intrecciati in un equilibrio perfetto, da cui è emersa quella sensibilità romantica che caratterizza entrambi gli autori e che i due giovani musicisti hanno saputo trasmettere in tutta la sua forza e intensità.

Coinvolgente e potente anche l’esecuzione di “Rapsody in blue” di George Gershwin nella trascrizione pubblicata dai due musicisti. Pezzo emblematico di quella commistione tra elementi classici e moderni, tra musica colta e jazz, tipica della produzione del compositore americano, questo pezzo si apre con l’accattivante suono del clarinetto, che viene poi ulteriormente esaltato e, allo stesso tempo, bilanciato da quello del pianoforte in un amalgama perfetto, che i due musicisti hanno restituito al pubblico in tutta la sua energica brillantezza, ridando nuova vita a uno dei pezzi di Gershwin più celebri e affascinanti.

Una stagione concertistica che si è chiusa all’insegna del talento e della musica di qualità che, come i due musicisti hanno sottolineato, ringraziando il pubblico, gli organizzatori e la stampa, è finalmente tornata in presenza e ha visto realizzato un programma di alto livello e di ampio respiro, che ci auguriamo di poter apprezzare nuovamente nella prossima stagione.