
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Crescono i numeri dell’Avis di San Benedetto.
Oggi, venerdì 6 maggio, nella sala consiliare del Comune di San Benedetto, l’Avis ha presentato i risultati dell’attività svolta negli ultimi mesi, in presenza del sindaco Spazzafumo e dell’assessore Gabrielli. Sono numeri importanti quelli messi a referto dal presidente Marco Lorenzetti: tra il 2020 e il 2021 è aumentato il numero dei soci, passati da 2333 a 2372, così come si sono accresciute le donazioni totali, 3512 nel 2020 e 4353 nel 2021. Nell’anno in corso, invece, al 5 maggio, le donazioni risultano essere di 1581 (di cui plasma 339), superiore di 170 unità rispetto alla stessa data relativa al 2021.
Così ha parlato Marco Lorenzetti, presidente dell’Avis di San Benedetto: “La Regione Marche ci ha chiesto di implementare le donazioni di plasma e noi abbiamo risposto presente. Siamo in controtendenza rispetto i dati nazionali e regionali: ogni qual volta veniamo chiamati in causa, l’Avis cerca di rispondere con dati, fatti, umiltà e semplicità, tutto grazie ai nostri associati. Abbiamo deciso di sostenere, nel 2022, anche l’associazione di nuoto ‘Cavalluccio Marino’, decidendo anche di sostenere una volta al mese la spesa della Caritas per le persone bisognose. L’intento dell’Avis è la promozione a tutti i livelli. Abbiamo contributo – ha proseguito Lorenzetti – alla realizzazione della piazzola per l’atterraggio dell’eliambulanza attrezzata per il volo notturno e abbiamo dato al sindaco la nostra disponibilità ad aderire fattivamente alle iniziative per la realizzazione della ‘Città Cardioprotetta’. L’Avis di San Benedetto è inoltre l’unica che finanzia il merito per la donazione di sangue erogando 500 euro per il maggior donatore di ogni scuola e 200 euro per il secondo e abbiamo stanziato i fondi per fare il bando dell’anno scolastico 2022/2023. C’è un progetto in fase di elaborazione anche per l’ubicazione dell’attuale trasfusionale, con 250mila euro stanziati per un ampliamento del 60%”.
Questo il commento di Antonio Spazzafumo, sindaco di San Benedetto: “L’Avis di San Benedetto sviluppa numeri incredibili. È un’associazione che collabora costantemente e fattivamente con questa amministrazione. Cito ad esempio l’aiuto fornito nella realizzazione della piazzola di atterraggio dell’eliambulanza per le emergenze, oppure le aree di sosta riservate ai donatori storici. È una realtà attivissima, e i loro numeri sono molto importanti. Sono sicuro che negli anni a venire ci saranno tante altre attività”.
L’assessore all’urbanistica Gabrielli: “Prima che da assessore parlo da socio comunale. Volevo far presente la professionalità elevata di chi opera all’interno di questa realtà. Quello che duole costatare è la collocazione di questo servizio; per i risultati del servizio bisognerebbe stabilire una collocazione più consona. L’impegno nostro sarà di ragionare su una collocazione più idonea sia per il donatore che per i lavoratori”.
Ultimo intervento è stato quello di Marco Foglia, tesoriere dell’Avis di San Benedetto: “La ricchezza non sta nelle riserve economiche ma nel gran numero di volontari di San Benedetto. Abbiamo una rete di cittadini con valori particolari. Abbiamo la capacità di fare azioni che ci portano sempre ad essere presenti sul territorio. L’Avis è molto presente e sulla bocca di tutti. Promozione del sangue, degli stili di vita, della solidarietà, tutti elementi tendenti ad una società migliore e propensa alle buone pratiche. Essere un tesoriere ricco è facile, non per le capacità ma grazie alla promozione che arriva al cittadino. Abbiamo il dovere di saper amministrare con diligenza per creare sempre nuove attività alle associazioni”.
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