Da Riviera Oggi Tabloid, numero 1274

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Torna, come da prassi, la nostra consueta rubrica dedicata ai vertici delle Forze dell’Ordine e delle Polizie Locali picene.

Oggi è la volta del Comandante della Capitaneria di Porto di San Benedetto, Marco Mancini, da due anni in servizio nella nostra Riviera.

Partiamo, come al solito, con la prima domanda dedicata al cittadino: qual è il posto di San Benedetto o della provincia che preferisce o dove riesce a trovare qualche ora di svago?

“Mi piace molto il lungomare di San Benedetto, spesso vado a correre lì prima di prestare servizio al vicino Comando. Amo anche l’entroterra e l’intera provincia. Una vasta area che unisce mare, colline e monti. C’è tanta cultura e tradizione, un patrimonio naturale ampio”.

Parliamo, ora, della Capitaneria. Siamo nel periodo pasquale e la stagione estiva è imminente. Quali sono le priorità dei militari che saranno impegnati a lungo raggio nei prossimi mesi?

“Abbiamo avuto già incontri con le varie categorie e i titolari degli stabilimenti balneari. Sono in arrivo ordinanze come quella sulla sicurezza balneare che non cambierà. Verrà ribadito il provvedimento del 2019 che per altro ha uniformato tutti i contenuti anche a livello regionale. Saranno intensificati, in estate, i controlli con le nostre pattuglie terrestri e marittime. Dall’anno scorso abbiamo pure un battello veloce per migliorare il monitoraggio che va affiancare le altre unità marittime. Non mancheranno i controlli lungo le spiagge in collaborazione con i bagnini. Con le associazioni di salvataggio c’è un ottimo rapporto: faremo un incontro possibilmente della stagione estiva, e anche durante, per aiutare le nuove leve e informarle a dovere. Prosegue la collaborazione con la Croce Rossa, un supporto sanitario importante soprattutto nei fine settimana dove l’assembramento nelle spiagge è notevole. Tutto ciò è un valore aggiunto per noi, personale della Croce Rossa sarà a bordo delle nostre vedette. Il protocollo d’intesa risale al 2016 e può essere valorizzato anche negli altri Comuni costieri. Anche la filiera riguardante la pesca verrà monitorata in maniera costante sulla tracciabilità. La soglia di attenzione sarà molto alta per tutelare marineria, ristoratori e consumatori”.

Dragaggio e caro gasolio, due temi molto sentiti dalla marineria sambenedettese e non solo. Un suo pensiero a riguardo.

“L’attività di pesca è uno delle attività più complesse. C’è una dipendenza da molti fattori, sia sulla sicurezza delle unità sia sui costi che a volte diventano insostenibili. Parlando del dragaggio, in questi giorni finalmente il pontone ha operato per i carotaggi che serviranno a stabilire la qualità della sabbia prelevata dal fondale e per il suo reintegro. Ci vorranno due mesi, più o meno, per avere l’esito delle analisi e si spera che il dragaggio avvenga poi nel periodo autunnale. I carotaggi servono a capire se le faglie sono pulite anche per risolvere il problema dell’erosione che è presente lungo la costa. C’è una bella unità con gli enti preposti e istituzionali ma anche con le categorie della marineria interessate. Un lavoro che è importante non solo per la pesca ma anche per la cantieristica. Per quanto riguarda il caro gasolio, è comprensibile la protesta dei marittimi. Con l’incremento i costi rischiano di diventare superiori ai ricavi ma anche per quanto riguarda i bisogni dell’equipaggio e del pescato. L’attività remunerativa rischia un pesante passivo. Tutto ciò dovrebbe indurre le istituzioni a mitigare l’incremento del caro gasolio, bisogna andare incontro alla marineria e alle sue giuste esigenze”.

Che cosa augura alla città e alla Guarda Costiera sambenedettese per il futuro?

“San Benedetto è una città di mare che ha le proprie radici nella marineria e in futuro mi auguro un miglioramento dell’area portuale con fondi e contributi, già previsti e in arrivo, che possono modernizzare lo scalo e di guardare avanti con fiducia. Il mio auspicio è quello di ottimizzare le risorse il prima possibile. San Benedetto è una località che ha molte possibilità che si possono cogliere con una riqualificazione innovativa. Riguardo alla Capitaneria devo dire che siamo soggetti a continui cambiamenti sulle nostre competenze. Un’evoluzione che segue le necessità: mare, ambiente e sicurezza. Stiamo molto attenti sul controllo ambientale partendo dagli scarichi a mare, all’inquinamento in generale e al raccogliere la plastica presente nei fondali. Noi siamo pronti per dare il massimo supporto per i nostri compiti, vecchi e nuovi che siano, per il bene dell’intera collettività e anche per l’ambiente”.