REGIONE MARCHE – Spazio e sostegno alla creatività digitale da parte dell’Amat. Sei sono i progetti vincitori della terza edizione di Residenze Digitali, una chiamata nazionale agli artisti della scena contemporanea che vogliono espandere i propri confini esplorando lo spazio digitale nel proprio percorso autoriale; un’iniziativa promossa da Amat, da sempre impegnata in progetti di rete nazionali e internazionali, riconosciuta dalla Regione Marche e Mibact insieme al Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt) che ne è il promotore e in partenariato con il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora │ La Corte Ospitale), Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova, Associazione Zona K di Milano, a cui quest’anno si sono aggiunte altre due realtà: Fondazione Piemonte dal Vivo/Lavanderia a Vapore e Fondazione Romaeuropa.

Le proposte artistiche scelte sono state: La montagna del sapone di Cristina G. Hadley, Dance Dance Dance (titolo provvisorio) di Kamilia Kard, Hello World! di ultravioletto, Still Walking di Both Industries, They (Immagine – Movimento) di gruppo nanou, Drone magico. Volo sull’Orestea da Eschilo a Pasolini di Teatrino Giullare. Si tratta di progettualità artistiche legate ai linguaggi della scena contemporanea e della performance, progetti artistici sperimentali che trovano nello spazio web il loro habitat ideale.

I lavori sono stati selezionati da una giuria di rappresentanti dei 9 partner organizzatori e dalle 3 tutor, le studiose Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi, Federica Patti. Ogni compagnia artistica riceverà un contributo di 3500 euro + iva e sarà affiancata, nello sviluppo e nella realizzazione del lavoro, dai partner e dalle tutor. L’esito del processo creativo sarà una prima restituzione online aperta al pubblico che si terrà tra novembre e dicembre 2022.

“Delle tre che abbiamo fatto finora, è la selezione che meglio interpreta l’assunto di partenza del nostro progetto: immaginare lo spazio online come un vero e proprio luogo, con le sue specifiche caratteristiche, per fare un altro tipo di spettacoli, con altri codici narrativi, altri formati scenici, con l’esplorazione di altri linguaggi – hanno dichiarato i promotori del progetto.  “Il tempo ci dirà se quello che stiamo facendo è solo un retaggio del periodo pandemico o, come noi crediamo, un contributo, tra gli altri, all’apertura di un innovativo spazio/luogo per la creatività”.

Con questo progetto i promotori di Residenze Digitali non vogliono rinunciare alla propria vocazione di accoglienza degli artisti in residenza presso le proprie strutture, ma piuttosto vogliono esplorare un’ulteriore opportunità di creazione che apre nuove sfide formali e concettuali, produce contenuti artistici innovativi e affianca le forme consuete di fruizione dello spettacolo dal vivo.

Ulteriori Informazioni su www.residenzedigitali.it.