MONTEGRANARO – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il 23 marzo, dal Gruppo Carabinieri Forestali di Ascoli Piceno.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che nei giorni scorsi, a conclusione di lunghe e complesse attività info-investigative, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montegiorgio unitamente alla Stazione Carabinieri di Montegranaro sono riusciti ad individuare il luogo in cui si perpetrava da tempo l’uccisione di ovini (in particolare di agnelli), che con crudeltà e senza l’ausilio di strumenti preventivi di stordimento venivamo macellati clandestinamente.

Il tutto si consumava all’interno di uno stabile di pertinenza di un casolare nelle campagne di Montegranaro, in assenza del rispetto delle norme previste per i locali adibiti a macellazione e tra l’altro in pessime condizioni igienico sanitarie.

Sulla base degli elementi riscontrati i militari hanno proceduto a porre sotto sequestro penale l’attrezzatura utilizzata per l’uccisione e la macellazione clandestina degli animali.

Il responsabile è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Fermo per i seguenti reati: “Uccisione di animali” previsto dall’articolo 544-bis del Codice Penale, che prevede come pena in caso di condanna la reclusione da 4 mesi a 2 anni e “Macellazione clandestina” in violazione dell’articolo 6 comma 1 del Decreto Legislativo 193/2007, punita in caso di condanna con l’arresto da 6 mesi ad un anno o l’ammenda fino a 150 mila euro.