A cura di Martina Oddi
SAN BENEDETTO DEL TRONTO -“Abbiamo potuto fare ben poco se non confermare e dare continuità ai servizi” così l’assessore Domenico Pellei alla IV Commissione Bilancio presieduta da Paolo Canducci.

Spiega Pellei: “Partendo dal Bilancio, le spese di disavanzo sono 433.000 e rotti, ma occorre ridefinire l’importo dei fondi e in particolare del credito di esigibilità. Pensavamo di coprire il fondo in 15 anni. E ogni anno dovremo valutare e accantonare risorse per questo fondo. È un fardello che ci portiamo noi enti locali. Queste somme non possono essere portate dagli esercizi in corso d’opera ma devono essere detratte dalle ultime rate. Abbiamo ridotto il tempo di adeguamento di questo fondo. Attualmente il fondo è a 105.000 eu”

Gravano sul bilancio di previsione le spese correnti. Continua Pellei: “Occorre chiarire che le spese imputabili a fondi, come quello di garanzia dei debiti commerciali che è di 300.000 eu. I fondi sono stabiliti dalla normativa per dare garanzia al bilancio di affidabilità”.

Continua Pellei: “Questo laddove non si rispettino i tempi dei pagamenti oltre 60 giorni della pubblica amministrazione. Si è passati da 29 a 11 giorni nel 2021. Obiettivo: ridurre a un tempo inferiore a 10 giorni, sotto il quale l’accantonamento è dell’1%, riducendo alla metà la spesa”.

Infine il Fondo rischi contenzioso, aumentato di 100.000 eu. Tutti i fondi arrivano a 6.400.000 eu, e vengono accantonati per garantire la gestione degli enti locali.

Sempre nelle spese correnti, le risorse umane comportano una spesa di 14. 800.000 nell’arco 2022/24, “per cui si propone una riduzione”. Poi vi sono le spese di acquisto dei beni di 260.000 eu: incidono i compensi delle mense scolastiche e l’emergenza pandemica.

Acquisto di servizi sociali. “Tra convezione con centri Ceviser, Arcobaleno e Primavera che sono ritenuti servizi di rilevanza, l’incidenza è di oltre 6.500.000 eu”.

Acquisto utenze. Calore, energia elettrica per pubblica amministrazione, scuole e palestre: 3.660.000 eu, il 5% del bilancio. E poi: 11.500.000 per la Picena Ambiente e la gestione delle aree verdi, 950.000 eu al Cimitero. Per il trasporto scolastico 500.000 eu.

Ma oltre le spese è possibile un margine stretto di trasferimenti in parte corrente: a beneficiarne cultura e sport, con il sostegno alle feste principali della città (Madonna della Marina, Festa del patrono e del Primo maggio). Per quanto riguarda lo sport è la Tirreno adriatica che ha richiesto 12,500 euro in più.

Interessi passivi sui mutui. Si ricollegano all’ art 4. Con il mutuo sul lungomare ci sono i 263.000 eu di quota annuale, per un avanzo di 1.300.000. “Le spese correnti comportano importi per i servizi e peri beni corposi e onerosi”, precisa Pellei.

Il Titolo 2 del Documento di Bilancio Programmatico comprende le spese in conto capitale del piano triennnale delle opere pubbliche “molto impegnativo, ambizioso, legato ai fondi del PNRR” sempre secondo Pellei. Quali gli interventi già pianificati in agenda?

Il Ponte Albula costerà 1.300.000 euro, i marciapiedi 300.000, il lungomare 2.000.000, le scogliere emerse 300.000 che diventeranno 650.000 nel 2023. E poi 244.000 eu per il Ballarin, 2.000 per la scuola Rambelli , per l’Area porto e via Ugo la Malfa 630.000.

Ma si metterà mano anche alla scuola del Polo Via Ferri scolastico con 770.000. E l’adeguamento delle scuole Caselli per 1.200.000 eu, per l’a scuola di Infanzia Marchegiani 385.000 – manovra per favorire il tempo pieno – E poi per la mensa della scuola Caselli e il nido nuovo di zecca della scuola ex Curzi (asilo con tempo pieno) 165.000 eu e l’intervento al nido Aldortville per 1.000.000.

Sempre parlando di scuole: interventi alla scuola Miscia e alla scuola Sparvieri con un adeguamento energetico di 3.000 euro.

E ancora: Villa Rambelli con 2.000 eu, Piazza Montebello 567.000 nel 2022 e il mutuo – di 1.200.000 – per la Piscina.

Il valore di questi interventi è di 7.660.000 eu nel 2022, ma salirà a 23.000.000 di euro nel 2023 e a 22.000.000 nel 2024.

Questo fa capire la sofferenza dell’amministrazione Spazzafumo che ha un margine molto ridotto di spesa: il 95% del Bilancio è vincolato alle spese di gestione, agli oneri dei fondi o agli interventi messi in agenda (e in conto) dalle amministrazioni precedenti.