RIPATRANSONE – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il 14 marzo, dal Gruppo Carabinieri Forestali Ascoli Piceno.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da
ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini
preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed
al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che nei
giorni scorsi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Benedetto del Tronto
unitamente quelli del Gruppo Carabinieri Forestale di Ascoli Piceno hanno accertato in
Comune di Ripatransone una grave violazione in materia di tutela e salvaguardia degli
ecosistemi forestali, avendo constatato l’esecuzione di un “taglio a raso” (ovvero con
l’eliminazione di tutti gli alberi presenti) eseguito su di una fustaia di latifoglie miste in
assenza della prescritta autorizzazione.

Gli accertamenti condotti hanno permesso di risalire all’autore materiali dell’utilizzazione
boschiva, che costituisce il fatto/reato e dei committenti dell’intervento e hanno portato al
deferimento in stato di libertà di tre persone all’Autorità Giudiziaria (Procura della Repubblica
di Fermo) contestando violazioni penali previste dal Codice dei Beni Culturali e del
Paesaggio e dal Codice Penale.

Nello specifico, l’azione illecita condotta ha implicato la commissione dei reati previsti e
puniti dall’articolo 181 del decreto legislativo 42/2004 (Codice di beni culturali e del
paesaggio) in materia di tutela paesaggistica e dall’articolo 734 del Codice Penale
(Distruzione o deturpamento di bellezza naturali): le pene previste sono la reclusione da uno
a quattro anni per il primo articolo violato e l’ammenda da 1.032 a 6.197 per il secondo.

L’attività di verifica è stata originata da una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa
“1515” che informava in merito alla presenza di un notevole quantitativo di grossi tronchi
accatastati sul terreno adiacente una via di comunicazione.

Il controllo, espletato nell’immediatezza della segnalazione dai Carabinieri Forestali, ha
evidenziato il taglio “a raso” di circa 5 mila mq di fustaia biplana, composta principalmente
da essenze autoctone spontanee, quali pioppo nero (Populus nigra L.), acero campestre
(Acer campestre L.), olmo (Ulmus minor L.) e ciliegio (Prunus avium L.).

I militari intervenuti hanno posto sotto sequestro penale l’area oggetto d’intervento e il
materiale legnoso illecitamente abbattuto, costituito da circa 200 tronchi della lunghezza di
circa 4 metri ciascuno e del diametro compreso tra 30 e 60 centimetri.

Le attività di controllo in materia di utilizzazioni boschive rivestono un ruolo estremamente
importante nel ventaglio delle attività istituzionali svolte dai Carabinieri Forestali: lo scopo di
tali accurate e costanti verifiche è principalmente quello di salvaguardare il patrimonio
forestale nazionale, contrastare il dissesto idrogeologico e garantire la legittimità della
provenienza del materiale legnoso e dei prodotti da esso derivati posti in commercio.