SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Metteva paura la classifica a fine primo tempo. Il Castelfidardo era in vantaggio col Chieti, il Castelnuovo vinceva col Matese e all’orizzonte si prefigurava la quarta sconfitta consecutiva che avrebbe mandato all’aria tutto il buon lavoro profuso da 6 mesi a questa parte.
Dopo 45 minuti, con le dirette avversarie tutte a punti, il Porto d’Ascoli si sarebbe ritrovato ad una sola lunghezza dalla zona play out, in svantaggio negli scontri diretti col Montegiorgio, punito ancora una volta da un gol a freddo. Un disastro. Aperta parentesi, se le partite iniziassero al 5° minuto e finissero senza recupero, il Pda avrebbe numeri da primissimi posti (vedi le sconfitte in extremis a Montegiorgio e a Chieti, sia all’ andata e sia al ritorno ed i gol subiti con Vastese, Fano, Samb e Notaresco tutti al primo tiro in porta) ma sono aspetti su cui una matricola può permettersi di migliorare, Ciampelli ci sta lavorando.
Nell’intervallo scatta qualcosa. Lo testimonia un aspetto che forse in pochi hanno notato: gli orange, rientravano in campo per il secondo tempo con 5 minuti di anticipo, prima di tutti, mentre gli avversati erano ancora negli spogliatoi. 11 ragazzi, tutti uniti in un cerchio, con capitan Napolano in mezzo che dava indicazioni e spronava i suoi compagni più giovani: “La ribaltiamo”. Non è una speranza, è una certezza.
Nella ripresa, il mister vede negli occhi di Battista la fame di chi vuole spaccare la partita e lo manda a scaldarsi. Non viene da un periodo positivo, contro il Notaresco non ha inciso e l’ultimo gol lo aveva segnato addirittura ad ottobre contro la Samb, mettendo in rete il rigore inizialmente respinto da Abbrandini. Ma questa è la sua partita, la velocità e la freschezza dell’ala possono far male, dato che sulla fascia sinistra Diouane è stanco e ammonito.
In 10 minuti, si prende tutta la scena. Sigla il gol del pari con un esterno destro delizioso che beffa Gagliardini, poi si guadagna il penalty e lo realizza lui stesso con grande personalità. “Non ho fatto in tempo ad alzare lo sguardo che Naza aveva già il pallone in mano” – ci racconta Napolano in un simpatico retroscena nel post gara (teoricamente il rigorista è lui, ma mercoledì a Notaresco si era fatto ipnotizzare da Shiba e stavolta, da vero leader, è stato generoso). “L’ho visto in fiducia, si meritava la doppietta. Per questo gliel’ho lasciato” – conclude il capitano.
Con i rossoblu sbilanciati, c’è anche spazio per il gol della sicurezza dell’under di lusso Verdesi, lanciato in contropiede dall’ottimo Spagna. A proposito dell’ex di turno, uno dei migliori in campo, fa un gran lavoro da centravanti atipico, bravo ad accorciare e capace anche di giocare sull’esterno, come gli aveva chiesto il mister. Una parola, è da spendere anche per il classe ’02 Finori, chiamato a sostituire Testa tra i pali: il riflesso su Perpepaj al 13’ è tanto prodigioso quanto salvifico. Senza i suoi guantoni, la partita rischiava seriamente di finire lì.
Da 0-1 a 3-1 in un quarto d’ora, una sentenza. Ora però guai a montarsi la testa, anche perché questo girone non lo permette. L’obiettivo salvezza, stimando a 44 la quota minima, dista 8 punti e, se l’atteggiamento resta quello del secondo tempo di domenica, non è irraggiungibile. Adesso, occhio al Tolentino, che ha già creato diversi grattacapi alle big: Trastevere, Fiuggi e Recanatese ne sanno qualcosa.
Di seguito, alcuni scatti a cura di Giacomo Lauretti
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