Manto erboso e ospedale. Nel nostro tabloid in edicola c’è una bella intervista di Antonio Di Salvatore a Domenico Pellei, assessore con deleghe a Bilancio, Patrimonio, Partecipate, Politiche Comunitarie del Comune di San Benedetto del Tronto. Tra le tante cose giuste e auspicabili che dice, ne ho colte due che, a parere mio, sono perlomeno obiettabili, discutili e oserei dire criticabili.

La prima riguarda la secretazione del contenzioso tra l’azienda Power Grass e il Comune, a proposito del pagamento del manto erboso dello stadio “Riviera delle Palme”. Pellei ha liquidato la questione con superficialità, rispondendo così alla domanda:  Perché fu secretata?Ci sono aspetti di privacy importanti da salvaguardare tra parti coinvolte. Ora il segretario generale sta facendo le sue valutazioni. L’importante è che non si violino le leggi”. Se ne deduce che nemmeno la maggioranza, che ne ha fatto un cavallo di battaglia in campagna elettorale, farà venire alla luce i motivi perché trattasii, secondo l’assessore,  di privacy importante. Già una contraddizione ma potrebbe esserci altro, visto che le valutazioni non saranno politiche ma dirigenziali.  

L’altro mio DisAppunto nasce sulla sanità: “L’ospedale unico va fatto sulla costa che vanta 100 mila abitanti”,dimenticandosi che più di altre 100 mila persone vicono nella stessa provincia picena“. Ci mette forse Martinsicuro ma sfido a contraddirmi chi ritiene che la Regione Marche possa in qualche modo tener conto  dei problemi di un’altra Regione, l’Abruzzo. Considerando anche, come più volte ha spiegato un esperto come il dottor Maffei, che la mobilità tra i confini è più passiva che attiva e che il nodo principale è la Sanità privata. L’ospedale di Teramo è tra i più moderni e attrezzati d’Italia come struttura di Primo Livello. In più ci sono quelli di Giulianova e Sant’Omero. A meno che l’assessore, che ha la mia stima al riguardo di altre pecularietà,  non sia convinto che Ascoli perderà l’ospedale per acuti a favore di un altro costruibile sulla costa o consideri possibile tale struttura divisibile tra Ascoli e San Benedetto (due miraggi miraggi), la sua affermazione sui 100 mila abitanti appare come una vera e propria boutade.