FERMO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione il 24 febbraio, dalla Questura di Fermo.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che due giorni fa la Volante è intervenuta nei pressi del centro di Porto Sant’Elpidio a seguito della segnalazione pervenuta al 112 della presenza sospetta di due persone, una ragazza ed un giovane, i quali si aggiravano in sella alle biciclette tra le auto parcheggiate, scrutando all’interno dei veicoli e provando, in alcuni casi, ad aprirle armeggiando sulla serratura.

Il segnalante ha fornito alcuni connotati fisici dei due ragazzi, soprattutto della donna in quanto il ragazzo indossava una felpa con cappuccio che ostacolava visione del volto e sulla base di quegli elementi gli operatori della Polizia di Stato hanno perlustrato le vie adiacenti rintracciando solo la ragazza.

Difficile la sua corretta identificazione perché pur avendo dichiarato i propri dati anagrafici non aveva al seguito alcun documento di identità per provarli oltre a rispondere con frasi evasive sul motivo della sua presenza in quel posto pur non essendo residente o domiciliata nella zona.

Accompagnata in Questura per accertamenti sulla sua identità è risultata essere una ragazza di poco più di venti anni nata in provincia di Pescara ma con precedenti di polizia e giudiziari per reati contro il patrimonio, furti e truffe, e per lo spaccio di droga commessi in Campania.

A seguito delle denunce per tali delitti era stata sottoposta dall’Autorità Giudiziaria partenopea alla misura cautelare degli arresti domiciliari, presso la sua abitazione abruzzese, dai quali era evasa spostandosi successivamente nella nostra provincia.

Sviluppando le informazioni a disposizione gli operatori della Volante hanno accertato che a seguito della sua evasione era stato ordinato, dall’inizio del mese di febbraio, l’aggravamento della precedente misura cautelare con la conseguenza che la donna era ricercata per essere sottoposta alla detenzione cautelare in carcere.

Arrivata nella nostra provincia la sua “latitanza” è durata poco.

Dopo aver effettuato i necessari accertamenti, il personale della Volante ha proceduto al suo accompagnamento presso il carcere di Pesaro nel quale è stata ristretta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La segnalazione del cittadino e l’immediato intervento sul posto degli operatori della Polizia di Stato ha consentito di scongiurare il compimento di reati predatori e di assicurare alla giustizia la ragazza evasa dalla misura cautelare che si era rifugiata nella nostra provincia probabilmente per commettere ulteriori delitti.