SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I sindacati alzano la voce.

Di seguito, una nota giunta in redazione proveniente dai rappresentanti di Cgil Fp (Roberto Fioravanti) e Cisl Fp (Francesco Massari) in relazione all’intervista rilasciata dal dottor Giancarlo Viviani.

Queste Rappresentanze Sindacali Territoriali sono rimaste basite dalle dichiarazioni rilasciate ai media, lo scorso 14 gennaio, dal Direttore Sanitario dell’AV5.

Il dottor Viviani non ha avuto forse occasione di prendere atto che presso il Madonna del Soccorso al Pronto Soccorso ci sono diversi infermieri e medici assenti, non sostituiti; lo stesso dicasi per i reparti di dialisi, oncologia, neurologia, ortopedia, pediatria e chirurgia. Non di meno, molti operatori sanitari hanno ferie arretrate che ammontano addirittura a 60 giorni poiché si trovano nell’impossibilità di fruirne a causa della carenza di personale.

Le scriventi fanno inoltre presente – dichiarano i sindacati – che nel territorio si riscontrano tantissimi contagi tra i lavoratori, vedasi la struttura di Ripatransone, il centro vaccini, il centro tamponi e l’Adi. Ascoltare il Dott. Viviani, che nega i ritardi delle prestazioni, fa dubitare che lo stesso abbia realmente verificato la lunghezza delle liste di attesa per i servizi di prevenzione, per la chirurgia e l’ortopedia (che, in seguito all’accorpamento, hanno la metà dei posti letto disponibili).

Evidenziare la stanchezza degli operatori sembra una scusante della direzione per i disservizi in atto. In merito si fa rilevare, comunque, che gli operatori sanitari sono costretti a coprire le assenze dei colleghi con rientri dal riposo biologico e con doppi turni.

Per quanto sopra, queste Rappresentanze Sindacali prendono pubblicamente le distanze dai contenuti dell’intervista rilasciata dal Direttore Sanitario al Tg regionale. All’uopo giova ricordare che tutte le organizzazioni sindacali presenti nell’Area Vasta 5, congiuntamente alla Rsu, hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale e che la stessa direzione generale Asur, nella riunione in Prefettura tenutasi in data 30/12/2021, ha riconosciuto la legittimità della protesta”.

In conclusione, affermano: “Sarà pertanto opportuno che il direttore si confronti con i suoi collaboratori e verifichi la reale situazione nei reparti, nonché prenda atto dell’immane sforzo a cui sono sottoposti i dipendenti nonostante che agli stessi, da anni, vengano negati diritti sanciti dal Ccnl e dagli accordi sottoscritti a livello aziendale”.