SAN BENEDETTO – Nell’ennesima nota inviataci da Nicola Baiocchi (Lettera di Baiocchi), presidente del comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, a parte la trasversalità del contenuto che lo rende poco comprensibile, si evidenzia ancor più che Ascoli non vuole un ospedale di Primo Livello su due plessi. Che due sono impossibili, lo sanno pure i sassi.

Ragion per cui, gravissimo fu l’errore della popolazione sambenedettese, e di chi glielo lasciò credere, di considerare un ospedale a Pagliare di Spinetoli come una specie di calamità per la sanità del Piceno e della costa in particolare

Era invece la soluzione migliore e, se si dovevano fare ‘battaglie’, dovevano riguardare la possibilità di far sì che il luogo di nascita derivasse dalla residenza della mamma e non da dove nasce, ad esempio. Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che sia in studio una Legge che prenda in considerazione il problema (anche se c’è chi lo ritiene un’inezia) che riguarda tutta la nazione, non solo il Piceno. Da esaminare con attenzione ma possibile.

Un’altra ‘battaglia’ andava fatta sulle accettazioni del Pronto Soccorso, dando la possibilità ad Ascoli (Mazzoni) e a San Benedetto (Madonna del Soccorso) di intervenire sui casi meno gravi; cosa però che mi pare era in già in cantiere quando nel 2018 Ceriscioli annunciò il cosiddetto “Ospedale di Vallata”. Pur non trascurando l’ovvietà che deve essere fatto in regola con la Legge italiana, vedasi espropri trasparenti, progetto chiaro, finanziamenti alla luce del sole, eccetera.

Tutto il resto è stato una noia incredibile a danno di inermi cittadini, aiutati nell’errore da organi di informazione che hanno usato le proprie pagine alla stregua di bacheche e senza un minimo di spiegazione, per far capire cosa era meglio o peggio, diventandone quindi complici.

Il Piceno tutto ne sta pagando le conseguenze, primo fra tutti il ritardo dei lavori: nel 2018 quando Ceriscioli fece l’annuncio si diceva “ma ci vorranno almeno 5 anni per costruire un nuovo ospedale… e servirebbe subito”, siamo oggi al quarto anno, 2018-2022.

Nella lunga lettera di Baiocchi, che vi invito a leggere con attenzione, si fa riferimento a Fabio Urbinati che, secondo Baiocchi, avrebbe sbagliato tutto: eppure il rappresentante di Italia Viva, più o meno, diceva e dice quello che io ho appena ricordato. E anche che i due dicono praticamente la stessa cosa.

Oggi Urbinati, con il quale molto spesso non sono stato in sintonia come tutti sanno, sull’ospedale da costruire, chiede senza mezze parole cosa la Regione Marche (tutta di destra ascolana con un solo sambenedettese che però “mena il can per l’aia”da wikipedia: parlare di un argomento senza mai arrivare al dunque, oppure cerca di cambiare discorso per evitare un argomento sgradito), intende per nuovo ospedale.

In effetti l’ex consigliere regionale aveva un po’ modificato il suo pensiero, specialmente nell’ultima campagna elettorale, perché il popolo sambenedettese aveva ancora l’idea sbagliatissima che un ospedale a Pagliare di Spinetoli era più un danno per San Benedetto che per Ascoli. Si è adeguato. Purtroppo il politico per propria natura guarda sempre più all’opportunismo elettorale che alla realtà dei fatti, pur conoscendoli bene, come nel caso specifico dell’ospedale unico.

Ora si sta finalmente capendo (praticamente anche il dottor Baiocchi con le sue continue e lecite lamentele al riguardo del Madonna del Soccorso, le stesse di Urbinati!) che un ospedale nella zona mediana dell’Ascoli Mare sarebbe un vantaggio per entrambe le città.