CUPRA MARITTIMA – Le fiabe di Antonio De Signoribus, filosofo e scrittore, nonché uno dei massimi e appassionati studiosi italiani di fiabistica popolare, non solo esprimono la magia, lo splendore, la meraviglia, il prodigio, ma svolgono, anche, in modo indiretto e simbolico, una funzione di incoraggiamento alla vita.

Dal suo magico scrigno sono uscite, in questi giorni di festività, due fiabe: “L’attesa“ e “Il sognatore”. La prima ci dice che non bisogna mai rassegnarsi, che non bisogna mai perdere di vista la speranza, anche quando le situazioni appaiono disperate, come accade alla bella castellana. La seconda ci dice che è indispensabile lottare per i propri sogni, perché i sogni possono realizzarsi, se ci crediamo veramente, nonostante i compiti difficili, le cattive persone, le sciagure, le prove della vita, come accade a Giovanni. Il tutto, raccontato con uno stile affabulatorio inconfondibile molto apprezzato. Una cosa, da rimarcare, è che Antonio De Signoribus ha, anche, cercato che la sua prosa magica potesse entrare in simbiosi con altre forme artistiche, per esempio, con la magia della musica di Silvia Ulpiani.

“Detto, fatto! – dice Silvia Ulpiani – Sono stata catapultata nel mondo fiabesco di Antonio De Signoribus, ancora una volta e con grandissimo piacere. Il potere evocativo della tradizione fiabesca è un impulso troppo attraente da non esserne coinvolti. E a chi non piacerebbe perdersi in mondi incantati, in periodi storici imprecisati e trovarsi fra le mani oggetti così comuni, ma anche così fatati… E trasformare una fiaba in una ballata diventa una magia fatta di parole e note che ne accresce la suggestione. Chiudete gli occhi. Lasciatevi trasportare lontano lontano, nello spazio e nel tempo. E soprattutto… credete nei sogni, a volte più veri di tutto ciò che ci circonda“.

Ed è così che Silvia Ulpiani, inizialmente cantante lirica, poi direttrice di coro e compositrice, attività che unisce alla sua professione di docente di lingua inglese, chiosa le suggestioni ricevute dal leggere le fiabe del professor Antonio De Signoribus.