SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo giorni di botta e risposta a suon di comunicati stampa, abbiamo intervistato il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo, per far luce sulla questione calda della piccola pesca (in primo piano il video integrale).

Sindaco, lei che idea si è fatto della protesta del 6 gennaio? La ritiene solo strumentalizzazione?

“E’ palesemente strumentale, è chiaro che è accaduta una cosa che poteva risolversi con una semplice telefonata. Il contratto con l’azienda scadeva il 31 dicembre, parliamo di un periodo in cui le cose da fare sono tantissime, parecchie persone sono in ferie, i dirigenti sono alle prese con situazioni di emergenza ed io stesso avevo il covid quando il bagno chimico è stato rimosso. Se ci avessero avvertito che stavano portando via il bagno avremmo sistemato il tutto perentoriamente, senza montarci sopra una strumentalizzazione”.

Questione finanziamento: la consigliera di minoranza Annalisa Marchegiani, replicando al vicesindaco Capriotti, ha dichiarato che il vero motivo per cui avete chiesto agli operatori di liberare i box non era quello di ottenere il finanziamento per la demolizione, in quanto quest’ultimo era già scaduto in data 30 settembre. Chi ha ragione?

“C’erano dei soldi disponibili che servivano per la demolizione dei vecchi box, ma sono andati persi per colpa della precedente amministrazione. Il finanziamento scadeva infatti il 30 settembre, mentre noi ci siamo insediati a novembre. Noi ci siamo ritrovati con le casette già completate, ma a monte non c’era nessun bando: chi doveva fare l’iter del nuovo bando, nella scorso mandato di Piunti, non lo ha fatto. Alcuni spazi comunali sono comunque stati messi a disposizione dei pescatori per poter appoggiare le attrezzature, non ci siamo mai messi contro gli operatori della piccola pesca, lungi da me, significherebbe andare contro le mie stesse origini”.

Il destino dei vecchi box? Può essere presa in considerazione la proposta degli operatori di non demolirli per avere posti in più anche per coloro che si insedieranno col nuovo bando?

“L’origine di questa operazione è di demolire i vecchi box ed utilizzare i nuovi spazi che sono stati creati. L’area tornerà alla capitaneria, non appena il bando sarà chiuso”.

Infine una battuta sulla collocazione dei nuovi box, diventata ormai una “vox populi”, che ostruisce la visuale sul mare. Secondo lei, era proprio necessario farli lì?

“Quello scorcio di panorama era la cosa più bella che si potesse vedere a San Benedetto. Sono rimasto basito quando ho visto che iniziavano a costruirli in una zona così caratteristica della nostra città. Chiaramente se quella fosse stata l’unica opzione, non ci sarebbe nulla da eccepire, tuttavia informandomi ho notato che c’erano altri spazi disponibili. Sicuramente il montaggio di quei box in quel punto è stato un errore della giunta precedente, secondo me si potevano trovare strade diverse o, quantomeno, provarci”.

A fine intervista, a domanda del Direttore, su alcuni strani movimenti al riguardo delle giostre che verrebbero situate in zona Mar del Plata il sindaco ha risposto con decisione che ci sarà posto solo per la ruota panoramica e nient’altro. Ma anche che è stata finora ammessa la giostra per bambini in piazza Matteotti perché è particolare e valorizza la zona per il suo valore storico-artistico. Discorso chiuso.