DIRITTI AL PUNTO – UNA RUBRICA DELL’AVVOCATO ANDDREA BROGLIA

La Cassazione penale con la sentenza 10 dicembre 2021, n. 45557 ha stabilito che integra il reato di rapina la condotta di chi sottrae con violenza al proprio partner il telefono cellulare al fine di poter accedere alla rubrica e poterne leggere i messaggi.

Nel delitto di rapina, l’ingiusto profitto, non deve necessariamente concretarsi in un’utilità materiale, potendo consistere anche in un vantaggio di natura morale o sentimentale che l’agente si riproponga di conseguire, sia pure in via mediata, dalla condotta di sottrazione ed impossessamento, con violenza o minaccia, della cosa mobile altrui.