
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota diffusa il 5 gennaio dall’Asur e dall’Arpam e dai sindaci di Monteprandone Sergio Loggi e San Benedetto Antonio Spazzafumo dopo l’incendio all’Italservizi.
Per tutta la giornata, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpam) ha effettuato i doverosi controlli sulla qualità dell’aria.
In attesa dei dati raccolti dal monitoraggio, il dottor Claudio Angelini direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 5 dell’Asur Marche ha inviato una lettera in cui, in via precauzionale, suggerisce quanto segue:
è vietato il consumo di prodotti ortofrutticoli coltivati nell’area interessata dall’incendio e nel raggio di 2 chilometri da parte della popolazione
è vietato nella suddetta area il pascolo agli animali da reddito, mantenendo gli animali da cortile in stabulazione chiusa, evitando il razzolamento e provvedendo all’alimentazione con prodotti che non siano stati esposti nell’area interessata dall’incendio
Lascia un commento
Forse in via precauzionale possiamo anche evitare di consumare quei prodotti ma, controlli o non controlli, impossibile per i residenti di zona fosso dei Galli è stato non respirare un’ “atmosfera” che questa sera, data la quasi assenza di vento, era evidentemente carica di particelle dalle caratteristiche olfattive estremamente irritanti.
… na mentre ieri la colonna di fumo si dirigeva verso Ovest, oggi, seppure con minore intensità, si dirige verso Est, in direzione Agraria. A quando un posizionamento di ulteriori centraline di monitoraggio ambientale in località più consone rispetto alle realtà attuali, come le aree industriali in prossimità di quartieri abitati, rispetto quelle ubicate in luoghi non propriamente “rappresentativi” ?