SAN BENEDETTO/ASCOLI – È di ieri, giovedì 23 dicembre, la notizia che il Pd ascolano rimprovera al sindaco Marco Fioravanti l’impoverimento del loro ospedale, il Mazzoni. https://www.picenooggi.it/2021/12/23/90348/pd-ascoli-sanita-picena-mancanza-totale-di-programmazione-da-regione-e-destra-ecco-perche/. Per l’esattezza più che dell’impoverimento molti cittadini di Ascoli iniziano a lamentarsi per evitare che il loro nosocomio faccia passi indietro. Quindi non sempre avanti come negli ultimi 25 anni, perché si sono accorti che manca qualcosa per arrivare al Primo Livello al quale tendono, e sperano che presto lo diventi.

Sta succedendo però che le lamentele dei sambenedettesi e la confusione che regna sovrana nella Regione Marche potrebbero fermare… il progetto. Prima fra tutte la sciagurata decisione di Acquaroli & C. che vorrebbero un Primo Livello suddiviso nei due plessi esistenti, Mazzoni e Madonna del Soccorso. Scontentando tutti. Fermo restando che uno sulla costa e uno a Monticelli sono impossibili, impossibili. E chi di dovere lo ha finalmente capito.

Come migliorare quindi la sanità picena in funzione di una struttura che veramente funzioni? Il fatto che i cittadini ascolani hanno paura di un ridimensionamento del “Mazzoni” evidenzia in modo molto chiaro che le mire del centrodestra ascolano e sambenedettese erano prettamente elettorali e che lo stesso Pd ascolano faceva orecchie da mercante perché convinto che il Mazzoni stesse diventando di Primo Livello, quindi l’unico ospedale ‘serio’ per tutto il Piceno situato alla periferia del capoluogo di provincia.

“Il nostro sindaco sta smembrando il Mazzoni” è ora il pensiero dominante degli ascolani e si ripercuoterà sulla testa di Fioravanti che al rinnovo della carica si troverà con un pugno di mosche; insomma non verrà rieletto se continuerà, come già detto, a impoverire l’ospedale sotto casa o quasi. Personalmente, in questo momento… “non gli vorrei essere nemmeno camicia”.

Senza una via di uscita tutto potrebbe cambiare nelle teste di sambenedettesi e ascolani, i quali potrebbero trovarsi a dover fare una scelta di campo come si fa negli stadi prima di ogni partita di calcio, tirando la monetina: Primo Livello in Ascoli o sulla costa? Ma i cittadini si accontenteranno di rischiare con il sorteggio? Credo di no.

A quel punto la scelta non potrà che essere una sola, il campo neutro per la gioia di tutti coloro che hanno sale in testa o meglio coloro che il problema lo hanno veramente capito. Che sia Pagliare o Colli del Tronto o Stella di Monsampolo poco importa.

Ricorrendo il ventennale della scomparsa di un uomo intelligente, saggio e affatto campanilista come Costantino Rozzi, mi viene in mente che la sua scelta sull’ospedale sarebbe stata quella di farlo a metà strada tra le due città che amava di più, Ascoli e San Benedetto.

Buon Natale a tutti.