SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione il 23 dicembre, dalla Compagnia dei Carabinieri di Alba Adriatica.

Un condomino a Sant’Egidio alla Vibrata era diventato un vero e proprio infermo per una famiglia del posto, costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, entrando da un ingresso secondario per paura di incontrare quel condomino violento ed irascibile. L’uomo, un 49enne del posto, infatti, seminava il terrore, poiché poneva in essere in maniera reiterata e continua atti vessatori nei confronti dei tre componenti del nucleo familiare stalkizzato.

La situazione era divenuta surreale e insostenibile poiché l’individuo non perdeva occasione, per futili motivi, di minacciare di morte i componenti del nucleo familiare, addirittura, in una circostanza con il coltello. In un’altra occasione, non aveva esitato a sferrare un calcio alla gamba della moglie cagionandole lesioni giudicate guaribili in 5 giorni. Inoltre, aveva danneggiato le tre autovetture della famiglia, staccando gli specchietti retrovisori esterni, rigando le carrozzerie, lanciando oggetti contundenti contro le finestre dell’appartamento danneggiando i vetri.

Non riuscendo a venire a capo della situazione a causa della natura violenta del condomino è stata presentata ai Carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata una circostanziata denuncia-querela nella quale sono stati riportati tutti gli episodi subiti corroborati anche dalle riprese video effettuate con il cellulare mentre avvenivano alcuni dei danneggiamenti descritti.

Sulla scorta di quanto raccolto dai militari dell’Arma e dei necessari accertamenti è stata inoltrata un’informativa di reato al Sostituto Procuratore di turno, Enrica Medori, che dopo aver letto gli atti del procedimento ha inoltrato una conforme richiesta al locale Gip. Il Giudice, Marco Procaccini, esaminata la documentazione e concordando con gli esiti dell’attività investigativa dei militari operanti ha applicato la misura coercitiva della custodia cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico.