ALBA ADRIATICA – Riportiamo e pubblichiamo una nota stampa, giunta in redazione il 17 dicembre, dalla Compagnia dei Carabinieri di Alba Adriatica.

La banda dell’Audi, due uomini ed una donna, si era resa responsabile, lo scorso mese di ottobre, di una rapina ai danni di una donna 50enne che, alle prime luci dell’alba, si stava recando presso la stazione di Alba Adriatica per prendere un treno diretto a Bologna. Nella circostanza la vittima era stata raggiunta da un’autovettura Audi con i tre soggetti a bordo due dei quali, scesi dalla vettura, con i volti travisati da mascherine e cappellini, avevano strattonato la donna la quale, con non poca resistenza, aveva tentato invano di trattenere il trolley.

Ne era nata una colluttazione durante la quale la donna era stata colpita ripetutamente con calci e pugni ed afferrata ad un braccio, che le veniva torto con inaudita violenza, dopodiché i tre, venuti in possesso della tracolla contenente un magro bottino di 400 euro, si erano dati a precipitosa fuga, facendo perdere le loro tracce. La vittima, successivamente soccorsa dal personale del 118 era finita in Ospedale a Sant’Omero dove i sanitari le avevano diagnosticato una prognosi di 40 giorni per la frattura del polso.

Le immediate indagini avviate dai militari dell’Arma di Alba Adriatica, una volta acquisito il referto medico del nosocomio ed accertata la natura violenta delle lesioni e sulla scorta delle prime dichiarazioni rese dalla donna, gli inquirenti avevano scandagliato le telecamere di sorveglianza pubbliche e private riuscendo a riscostruire i vari puzzle che hanno portato all’individuazione dei rei.

Veniva così rimesso al  Tribunale di Teramo una circostanza informativa di reato, corroborata dalle riprese delle telecamere di sorveglianza extra comunali che hanno portato alla denuncia in stato di libertà due uomini di 23 e 27 anni e anche  una donna, 31enne, di Martinsicuro, già noti alle Forze di Polizia. Il Sostituto Procuratore Silvia Scamurra, accertata la responsabilità dei tre richiedeva idoneo provvedimento al locale Gip.

Il Gip Roberto Veneziano esaminati tutti gli atti del procedimento penale, concordando appieno con gli esiti investigativi dei Carabinieri della Stazione di Alba Adriatica ha emesso l’ordinanza di applicazione della misura cautelare due presso la casa circondariale ed uno presso la comunità terapeutica in Provincia di Ascoli Piceno.