SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Qui la vita è cambiata».

Bastano queste cinque parole, arrivate in diretta streaming dal Kenya, a dare il senso dell’intervento effettuato dal Rotary Club di San Benedetto del Tronto in collaborazione con quello africano di Nkubu che è valso un Global Grant, il primo della storia del club sambenedettese.

Il progetto “Water for Life – Acqua per la Vita” ha infatti portato alla realizzazione di un pozzo in Kenya, nella missione di Archer’s Post nella Diocesi cattolica di Maralal dove operano da anni le Piccole Ancelle del Sacro Cuore. Il progetto generale è stato preparato e pianificato in collaborazione con la dottoressa Cristiana Micucci, insignita del premio Paul Harris per vari progetti portati a termine nel continente africano. L’iniziativa che ha portato al riconoscimento dell’attività come Global Grant è stata spinta, sostenuta e realizzata dalla incoming president del Rotary Club di San Benedetto del Tronto Maria Rita Bartolomei che nel corso dell’ultima conviviale del club, attualmente presieduto dal presidente Massimo Esposito, ha relazionato sul progetto e si è collegata con il Kenya facendo arrivare forti e nitide le voci di suor Liliana e della past president del Rotary Club di Nkubu Penina Marete.

Toccante la testimonianza di suor Liliana che ha illustrato la situazione in vigore nella missione, nella quale opera ormai da circa venticinque anni, e che ha sottolineato come la qualità della vita sia notevolmente migliorata grazie alla realizzazione di un pozzo profondo oltre 150 metri che ha consentito di portare l’acqua in una delle zone più aride del Kenya. “La zona – ha spiegato Bartolomei – si trova ad una altitudine di 849 metri sul livello del mare ed è completamente sprovvista di acqua corrente a fronte di una richiesta di acqua potabile, soprattutto per uso alimentare, che in generale ammonta a circa ventimila litri al giorno”.
Così, dopo tutta una serie di tappe propedeutiche perché l’iniziativa potesse essere riconosciuta e co-finanziata dalla Rotary Foundation, sono potuti partire dei lavori che, oggi, hanno trasformato la vita di una comunità composta, tra le altre cose, di una popolazione di duecento alunni e varie persone tra personale docente e non docente, ma anche il centro sanitario locale di trentotto letti portato avanti dalle Piccole Ancelle del Sacro Cuore e l’intero villaggio circostante di Archer’s Post.
Un percorso lungo che ha attraversato più mandati rotariani: «Ringrazio tutti i presidenti che ci hanno affiancato in questa iniziativa – continua la incoming president -, Alberto De Angelis, con il quale il progetto è ufficialmente partito, Piero Ristori e Massimo Esposito».
Nel corso della serata è inoltre stato ufficializzato l’ingresso di un nuovo socio. Si tratta del dottor Massimo Re, professore associato del settore scientifico di Otorinolaringoiatria presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche. A presentarlo è stato il socio Luigi Olivieri e a dargli il primo benvenuto è stato, naturalmente, il presidente del Rotary Club di San Benedetto del Tronto Massimo Esposito.