SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota giunta in redazione il 20 novembre, di Fabio Urbinati, coordinatore di Italia Viva. Evidenzia una realtà sempre peggiore per il “Madonna del Soccorso” dopo le proteste di chi non ha voluto l’ospedale vero (di Primo Livello cioè) a metà strada tra Ascoli e San Benedetto e ora piange sul latte versato. Ma questa nota evidenzia anche un curioso particolare: “previsione regionale per il nuovo ospedale di primo livello a San Benedetto“, dove Urbinati  lo ha letto non si sa. Nell’incontro di ieri in Comune e  nelle note della Regione, la parola PRIMO LIVELLO non è mai apparsa. Nuovo sì che però non significa nulla. Le classificazioni degli ospedali non possono essere considerate semplici optional. Una bella responsabilità per Fabio Urbinati.

“A quasi un mese dalla chiusura della Murg, nulla si muove e nulla interessa a nessuno a partire dalla regione Marche. È incredibile come in un solo anno di governo, la Giunta Acquaroli abbia già perso la bussola sulla sanità, dimenticando tutte le promesse fatte in campagna elettorale.

Ora per ultimo in ordine di tempo, ma non per importanza si aggiunge anche il disagio del reparto di Gastroenterologia che, al Madonna del Soccorso ha la sede di direzione di tutta l’area vasta 5. Mancano medici e il reparto è davvero al limite della gestione dei turni. Inoltre, la chiusura della Medicina d’Urgenza sta creando enormi disagi a tutto il pronto soccorso dell’ospedale Sambenedettese compresi gli altri reparti. Se dovessero riacutizzarsi i contagi, cosa accadrebbe?

Vorrei sommessamente ricordare che la Murg del “Madonna del soccorso” è stata decisiva a salvare vite umane sia nella prima che nella seconda ondata della pandemia. È un reparto altamente specializzato che tratta pazienti in semi-intensiva e nei giorni critici del Covid si è arrivati ad avere fino a 14 pazienti.

Sta di fatto che la delibera della giunta regionale 272 del marzo 2020 prevedeva in maniera chiara ed inequivocabile, che tutti gli ospedali che erano stati trasformati in ospedali Covid, avrebbero mantenuto tutte le dotazioni tecnologiche e umane di cui si erano dotati durante la gestione dell’emergenza. Addirittura, nonostante San Benedetto sia stato un ospedale Covid, Acquaroli e company ci portano via reparti e si chiudono in un vergognoso silenzio.

Ora aspettiamo di sapere quante risorse saranno stanziate con l’imminente bilancio di previsione regionale per il nuovo ospedale di primo livello a San Benedetto. Solo così potranno convincerci che non si tratta di una palese presa in giro. Gli operatori del nostro ospedale hanno bisogno di sentire la vicinanza delle istituzioni e della politica, la regione può e deve risolvere questa vergognosa questione della Murg, senza ricorrere ad interminabili procedure burocratiche. Chi di dovere alzi la voce è batta i pugni”