ACQUAVIVA FUTURA – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione, da Acquaviva Futura, gruppo consiliare di minoranza.

I LAMPIONI AD ENERGIA SOLARE CONTINUANO A NON FUNZIONARE CAUSANDO DISSERVIZI E, SOPRATTUTTO, PERICOLO PER LA VIABILITÀ. 

Ci riferiamo alla STRADA COMUNALE VALLE DEL FORNO, la STRADA PROVINCIALE 1 e VIA P. F. ANGELLOTTI. 

Abbiamo più volte segnalato il problema in quanto si protrae da tantissimi mesi, evidenziando come il disservizio aumenta la pericolosità dei tratti di strada in questione.

Quello che dispiace è che la maggioranza continua a ignorare gli appelli della minoranza Acquaviva Futura è quelli di tantissimi acquavivani che vorrebbero vedere i lampioni funzionanti e avere tratti di strada sicuri.

Su un totale di 13 lampioni ad energia solare delle tre strade, ne funziona uno solo. 

Questo succede quando si fanno scelte senza attenzione, programmazione e, soprattutto, senza pensare al bene del paese. 

Eppure l’idea dell’amministrazione, per avere una illuminazione pubblica efficiente e meno cara, era quella di concedere per 20 anni la gestione dell’illuminazione pubblica ad una ditta esterna pagando un canone annuo di circa 120 mila euro.

Ad oggi la spesa è salita a circa 160 mila euro all’anno (e continuerà a salire). 

In conclusione andremo a pagare (minimo) 800 mila euro in più di quanto previsto, SENZA CONTARE CHE IL RIFACIMENTO È STATO FATTO SOLO PARZIALMENTE VISTO CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE LINEE ELETTRICHE NON È STATA SOSTITUITA.

L’Amministrazione sbaglia le scelte ma a pagare sono gli acquavivani.

Per quanto riguarda la strada VALLE DEL FORNO, mesi di malfunzionamento stanno lasciando al buio IL TRATTO DI STRADA PIÙ PERICOLOSO DI ACQUAVIVA teatro di tanti incidenti soprattutto di sera.

Un’amministrazione dovrebbe perseguire sempre la sicurezza dei cittadini, non solo a parole oppure per motivi elettorali. 

Come ACQUAVIVA FUTURA continueremo a informare il più possibile gli acquavivani, spiegando le cause del degrado e  segnalando situazioni di disservizio e di pericolo.