GROTTAMMARE – La costa picena si prepara ad accogliere il ritorno di un evento molto sentito.
La Fiera di San Martino riparte in sicurezza a Grottammare, all’interno di un quadro normativo che quest’anno integra le misure di pubblica sicurezza con le disposizioni sanitarie anti-Covid.
La manifestazione è in programma mercoledì 10 e giovedì 11 novembre, con la partecipazione di circa 350 operatori che si posizioneranno per le vie del centro, dalle prime ore del mattino fino a tarda sera, coprendo una superficie mercatale di 9 mila mq.
Nel corso della Fiera, il camper vaccinale della Asur 5 sarà presente in piazza Kursaal.
L’evento rientra nella categoria di manifestazioni che si svolgono all’aperto senza precisi varchi di ingresso e dunque è soggetto a particolari obblighi di legge. Nel Piano di sicurezza perfezionato nei giorni scorsi, è stabilito che l’accesso alla Fiera è condizionato all’uso della mascherina e al possesso della certificazione verde anti-Covid (green pass). Dall’obbligo sono esclusi solo i residenti all’interno del perimetro mercatale.
I controlli saranno effettuati dal personale delle forze dell’ordine, della Polizia Municipale e della sicurezza privata abilitati. Ai volontari della Protezione civile, invece, è demandato il compito di sensibilizzare i visitatori sull’obbligo di indossare la mascherina. Nel documento, la previsione del numero massimo di persone presenti contemporaneamente alla manifestazione viene individuata in 5 mila unità a fronte di una capacità ricettiva dell’area di circa 40 mila persone.
In particolare, l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde Covid-19 (in base all’articolo 9bis del D.l. n. 52/2021), esclusi i residenti all’interno del perimetro mercatale. Altre novità riguardano la gestione dell’affluenza della persone, che ha portato a ridefinire i contorni della Fiera ed alleggerire la presenza dei banchi espositivi su alcune vie.
La comunicazione assume un aspetto di rilievo per l’edizione che riallaccia i fili di una tradizione che si perde nel tempo, dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria nel 2020: gli strumenti usati negli anni scorsi (comunicati stampa, avvisi radiofonici, sito internet e canali social) saranno integrati dal posizionamento massivo di una serie di infografiche sugli obblighi vigenti nel periodo della fiera, in tutti gli accessi all’area mercatale e nei punti strategici interni.
Due presidi di pronto soccorso sono assicurati dalla Confraternita della Misericordia, con 2 ambulanze con personale qualificato tipo A per entrambe le giornate. Saranno posizionate davanti all’ingresso ovest del municipio e in prossimità di piazza Kursaal.
Per quanto riguarda il decoro urbano, la PicenAmbiente, oltre al posizionamento dei contenitori per la raccolta differenziata, garantirà la presenza di 3 operatori nel pomeriggio e di 2 operatori la mattina, in ambedue le giornate.
“È difficile – dichiara il sindaco Enrico Piergallini – immaginare lo sforzo organizzativo aggiuntivo che abbiamo dovuto profondere quest’ anno per organizzare la nostra fiera tradizionale nel rispetto di tutte le normative vigenti: a quelle legate alla safety e security si sono infatti aggiunte, giustamente, le norme per il contenimento della pandemia da Covid-19. Ci sembrava necessario che la Fiera di San Martino ripartisse, come è già ripartita la quasi totalità delle attività commerciali, culturali e sociali del Paese. Chiedo a tutti di essere molto responsabili: alla Fiera, infatti, si potrà accedere muniti di green pass e con l’obbligo di indossare le mascherine. Così impone la normativa nazionale. Rispettare queste regole consentirà a tutti di vivere la fiera in maggiore sicurezza e tranquillità”.
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San Martino: la festa dei cornuti e … mazziati.
Non so perché ma il fatto che non si possa andare a comprare, né tantomeno vendere, alla fiera dei “cornuti” (ricorrenza pagana che si svolge proprio davanti agli occhi di un Papa inquisitore, nonché riformatore) senza essere muniti di un QrCode – ovvero un marchio identificativo a risposta rapida – riconduce alla ahimé (mia) sempre più labile memoria un versetto dell’Apocalisse di Giovanni (13,6,18) che tratta analogicamente una specifica questione.
Riporto qui il passo incriminato, per la comodità di tutti coloro che bigiarono a Catechismo: ” 16Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. 17Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome. 18Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei. ” Per chi non ha intelligenza, lasci perdere il calcolo numerico, prenda invece il suo… Leggi il resto »