FERMO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione il 25 ottobre, dalla Questura di Fermo.

Dopo i prime cinque provvedimenti di divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai luoghi di intrattenimento emessi dal Questore di Fermo subito dopo i gravi fatti di violenza avvenuti nelle prime ore di domenica 19 settembre scorso nei pressi di un locale del lungomare sangiorgese, ulteriori analoghi provvedimenti sono stati adottati nei confronti degli altri autori di quella notte di movida violenta fermana.

La normativa riguardante la misura di prevenzione del cd. Daspo Willy, che si ricorda è entrata in vigore nell’ordinamento giuridico nel mese di ottobre 2020, prevede la possibilità per il Questore di disporre, per ragioni di sicurezza, tale divieto nei confronti di persone ritenute socialmente pericolose perché resesi responsabili di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi, in locali di pubblico trattenimento o nelle immediate vicinanze degli stessi.

Quella notte, a Porto San Giorgio in via Oberdan, nel locale denominato “Puerto Banana” e nelle immediate vicinanze dello stesso, un gruppo di ragazzi, alcuni dei quali minorenni, ha prima provocato gli avventori e le persone presenti nell’area perimetrale esterna del locale pubblico e successivamente li hanno aggrediti lanciando alcune suppellettili e nebulizzando spray urticante.

Dopo l’intervento degli equipaggi e degli operatori sanitari che hanno prestato le prime cure alle vittime delle aggressioni, è stata subito avviata una articolata attività di indagine, sono state analizzate le denunce-querele presentate dalle parti offese, sono state escusse numerose persone informate sui fatti ed acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza comunale, nonché quelle di alcuni locali adiacenti al teatro degli eventi. 

L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Fermo ha consentito di acclarare che alcuni individui di varie nazionalità, poco più che maggiorenni ed anche minorenni, avevano dapprima molestato e provocato i passanti di lungomare Gramsci per poi dar vita, nei pressi del locale, a veri e propri scontri fisici, lanciando bicchieri e bottiglie, rovesciando sedie e spruzzando spray urticante.

Subito dopo gli iniziali accertamenti, che hanno inchiodato alle loro responsabilità alcuni giovani, il Questore di Fermo ha irrogato una prima serie di Daspo Willy nei confronti di cinque “protagonisti” della vicenda responsabili dei reati di lesioni personali aggravate, getto pericoloso di oggetti, violenza privata e danneggiamento aggravato.

Ma le indagini degli investigatori sono proseguite senza sosta per individuare anche gli altri ragazzi del “branco”; una ricerca attenta e metodica, costituita da riscontri incrociati tra le immagini e le testimonianze acquisite, che ha consentito di identificare compiutamente altri sette giovani, tre dei quali residenti sulla costa fermana tra il quartiere Casabianca, Lido Tre Archi e il comune di Porto Sant’Elpidio, responsabili dei gravi fatti che hanno determinato, per i reati commessi e le circostanze di tempo e di luogo nei quali sono stati compiuti, una concreta situazione di pericolo per la sicurezza pubblica reale e percepita. 

Il cerchio si è così chiuso intorno ai principali autori di quella notte “brava”, denunciati all’Autorità Giudiziaria e colpiti dalla misura di prevenzione predisposta dalla Divisione Anticrimine che impedisce ai destinatari di accedere legalmente all’interno dei locali pubblici, quali pub, bar, ristoranti e discoteche di alcune zone di Porto San Giorgio, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi per la durata massima di due anni.

Già alcuni giovani del primo gruppo sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per l’inosservanza del divieto mentre per altri la misura ha ottenuto l’effetto di tenerli lontani dai locali a loro vietati e riducendo il rischio di eventi analoghi a quelli del 19 settembre.