FERMO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione il 20 ottobre, dalla Questura di Fermo.

L’attività di indagine della Polizia di Stato non si fermano nel territorio di competenza e anche i confini nazionali possono essere superati se oltre all’impegno degli operatori c’è un’elevata professionalità per risolvere anche i casi più intricati.

È la storia di un’indagine condotta in poco tempo dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, quei poliziotti che quotidianamente svolgono attività di controllo del territorio, la Volante della Polizia di Stato, e che hanno le capacità e la competenza professionale per risolvere indagini anche particolari, come in questo caso.

Un camionista esteuropeo di circa quarant’anni, dipendente di una rinomata e importante ditta di trasporti internazionali del fermano, ha effettuato, alcuni giorni fa, alcune consegne in Francia. Prima di rientrare in Italia avrebbe dovuto proseguire la sua attività caricando altra merce in quel Paese ma ha inviato alla ditta alcune comunicazioni tramite messaggistica social nelle quali in un primo tempo aveva riferito argomentazioni in merito all’impossibilità di portare a compimento il lavoro, poi, in sequenza, altri messaggi senza senso fino all’ultimo, l’immagine di una bottiglia di una bevanda superalcolica.

Poi, improvvisamente, si sono perse le tracce dell’autista e poco dopo anche il sistema di localizzazione del camion ha cessato di funzionare. 

Il mezzo forse, nella migliore delle ipotesi, era scomparso in qualche parte del nord della Francia.

La proprietà della ditta ha subito allertato la Polizia di Stato presentando denuncia in Questura riferendo, inoltre, dopo un paio di giorni, che il camionista stava probabilmente rientrando sul territorio nazionale ma non alla guida del mezzo ma come passeggero di un altro veicolo della società.

A seguito di ulteriori accertamenti la ditta è riuscita a localizzare nelle Marche, in direzione del territorio fermano, il mezzo che trasportava il camionista sperduto.

Gli operatori della Volante hanno effettuato un posto di controllo nei pressi del casello autostradale e sono riusciti ad individuare il soggetto che è stato accompagnato in Questura ma non ha fornito notizie sul luogo dove aveva abbandonato o portato il mezzo.

Nonostante molti tentativi dei poliziotti di convincere il soggetto a fornire le informazioni necessarie per recuperare il camion, anche utilizzando le applicazioni per cellulari che hanno consentito di conversare con il soggetto nella sua lingua madre, l’uomo, che ha dimostrato di comprendere le domande, si è chiuso in un assoluto mutismo.

Ma le difficoltà rappresentate dall’ostinazione del soggetto non hanno costretto alla resa gli operatori della Volante che si sono fatti consegnare il telefono cellulare dell’autista e visionando le immagini registrate hanno scoperto alcune foto del camion scomparso. Utilizzando i dati di localizzazione delle immagini relative alle foto sono riusciti a rilevare le coordinate geografiche del posto dove erano state scattate, una località francese al di fuori dell’itinerario previsto per il trasporto delle merci.

Della individuazione della possibile area di sosta del camion è stata immediatamente informata la ditta di trasporti che, avendo altri corrieri di passaggio in quella zona, ha fatto loro verificare l’effettiva presenza del mezzo che è stato rinvenuto nel luogo rilevato e recuperato.

L’autista esteuropeo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e si è scoperto che lo stesso aveva anche tranciato i fili dell’impianto satellitare del camion per ostacolarne il ritrovamento.