FERMO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione il 16 ottobre, dalla Questura di Fermo.

Nel tardo pomeriggio di pochi giorni fa, in un giorno di pioggia intensa, un uomo residente a Fermo ed in transito sulla costa si è fermato presso un tabacchino per acquistare un pacchetto di sigarette.

Dopo aver parcheggiato la propria vettura ad alcune decine di metri di distanza, una veloce corsa fino all’esercizio commerciale all’interno del quale vi erano alcuni clienti che attendevano un momento di quiete delle precipitazioni per poter uscire.

In quei pochi minuti, alcune chiacchiere sul clima autunnale, sul calo delle temperature e sul fatto che l’acquazzone improvviso avesse preso alla sprovvista le persone, parte delle quali erano uscite di casa senza ombrello.

In un momento di apparente pausa della pioggia l’uomo è stato avvicinato da una donna di poco più di quaranta anni che gli ha chiesto se, per le avverse condizioni metereologiche, avesse potuto accompagnarla a casa, senza volergli creare disturbo.

L’uomo, dopo un’iniziale diffidenza nei confronti della sconosciuta, ha risposto positivamente alla richiesta, per umana solidarietà e perché il luogo di destinazione della donna era, fondamentalmente, sul suo percorso.

Raggiunta la vettura e fatta salire la richiedente, in pochi minuti di tragitto i due sono giunti alla destinazione; altre chiacchiere lungo la strada e arrivati sotto casa della donna quest’ultima ha chiesto anche una sigaretta. 

Improvvisamente, poco prima di scendere dal veicolo, un affettuoso abbraccio di ringraziamento della donna la quale, richiusa alle spalle la portiera, ha iniziato a correre verso l’asserito stabile di residenza.

La apparente fuga in assenza di pioggia ha insospettito l’uomo che ha scoperto subito che durante quel contatto fisico gli era stato asportato il portafogli contenente documenti, carte di credito e pochi euro. Ma in pochi attimi la donna era ormai scomparsa.

La mattina successiva la vittima si è recata in Questura per formalizzare la denuncia di furto e gli investigatori della Squadra Mobile hanno attivato le indagini mostrando all’uomo un album fotografico nel quale è stata subito riconosciuta l’immagine dell’autrice del reato.

I poliziotti, la stessa mattina si sono recati dalla donna, domiciliata a Porto Sant’Elpidio, la quale, in base alla prove raccolte, ha dovuto ammettere la propria responsabilità per il furto perpetrato e ha dato indicazioni agli operatori della Squadra Mobile in merito al luogo dove aveva lasciato il bottino, che è stato ritrovato e nello stesso giorno riconsegnato al legittimo proprietario.

Unico oggetto mancante una carta ricaricabile, frequentemente usata per commettere truffe, che è stata bloccata dal denunciante e resa quindi inutilizzabile.

La ladra, già nota ai poliziotti per i suoi precedenti anche per reati contro il patrimonio è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per il furto con destrezza.