SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota giunta in redazione il primo ottobre da Fabrizio Marcozzi, ideatore del progetto “Ballarin, la porta della città e un parco inclusivo sul mare”.

Corre l’obbligo per il sottoscritto Comitato di dover rispondere alle recenti dichiarazioni del
candidato Sindaco, Pasqualino Piunti.
Avremmo sicuramente preferito evitare un “dibattito a distanza” – a forza di comunicati –
soprattutto in questo periodo di campagna elettorale. Certamente tale situazione si sarebbe
evitata se solo l’attuale Sindaco si fosse presentato all’incontro da noi organizzato il 13
settembre presso il Circolo Culturale Ricreativo Pensionati e Funai Sambenedettesi Mare
Bunazz. In tale occasione sarebbe stato possibile confrontare pubblicamente la nostra proposta
di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’intera area Ballarin con quella del sindaco
uscente.

Invece, quest’ultimo (unico tra tutti), ha preferito declinare l’invito, sottraendosi al
contraddittorio sia con i sottoscritti sia con i suoi avversari politici. Un’occasione persa per
confrontarsi su un tema caro alla città di San Benedetto.

Ormai è chiaro che sulla questione Ballarin sussistano due posizioni completamente diverse e
opposte. Da un lato la nostra, accolta favorevolmente dagli altri 4 candidati Sindaco/a che hanno
sottoscritto la nostra lettera d’impegno e le linee guida del progetto
“Ballarin – la Porta della Città, un Parco inclusivo sul Mare“ e dalla
stragrande maggioranza dei cittadini sambenedettesi; dall’altra quella dell’attuale
amministrazione, ammesso e non concesso che abbia un’idea progettuale ed una destinazione
da conferire a quell’area.Infatti ad oggi le intenzioni del sindaco uscente non sono mai state
presentate ufficialmente né alla città né in consiglio comunale.

Di fatto, l’impianto è a tutt’oggi, come da sempre, uno stadio, peraltro non accessibile
liberamente, nonostante il Sindaco uscente lo indichi come spazio polifunzionale (come se
organizzare tre concerti all’interno di uno stadio lo renda di per sé tale).
In particolare ci preme contestare a Pasqualino Piunti quanto dichiarato attraverso i mezzi
d’informazione e nel corso di trasmissioni televisive dell’attuale campagna elettorale.
Il candidato Sindaco ha espressamente dichiarato che con il Comitato “non c’è disaccordo, ma
un voler continuare a parlare e un voler agire”. Ebbene, ad onor del vero, quando era
all’opposizione della precedente amministrazione e durante tutta la sua campagna elettorale del
2016, ha sostenuto le nostre idee. Una volta eletto Primo cittadino ha riconfermato la sua
volontà di definire il progetto e ci ha invitati a collaborare e confrontarci con i dirigenti
dell’Urbanistica e Lavori Pubblici.

Nei nove incontri avvenuti fino ad agosto del 2018, abbiamo
ottenuto il parere favorevole riguardo la fattibilità sia economica che tecnica da parte di tutti i
presenti e della Sovrintendenza. Dopodiché, inspiegabilmente, siamo stati messi da parte e
Piunti, nonostante lo avessimo sollecitato a continuare il percorso intrapreso anche attraverso
numerose assemblee pubbliche e commissioni consiliari, si è sempre rifiutato.

Nel corso di una recente intervista l’attuale Sindaco ha dichiarato che sta “seguendo un progetto
più fattibile” (QUALE?) come se quello da noi proposto non avesse raccolto i pareri favorevoli
degli uffici tecnici comunali.
Ha, inoltre, affermato di aver ricevuto dalla fondazione CARISAP una somma pari a €450.000
finalizzati al recupero della “Curva Sud”. Va chiarito ai nostri concittadini che quella di
riqualificare la Curva è una proposta presentata dagli attuali Sindaco e Vicesindaco. La
Fondazione ha risposto positivamente a tale richiesta, ma ha espressamente vincolato
l’erogazione dei fondi – città di San Benedetto – alla condizione che il progetto di
riqualificazione e rigenerazione dell’area Ballarin sia condiviso e partecipato con i cittadini e i
Comitati esistenti. Ad oggi, è evidente che il progetto di questa amministrazione non sia tale,
visto che al momento sembra chiuso in un cassetto della sua scrivania (alla faccia del “condiviso
e partecipato”).

L’incontro del 13 settembre sarebbe stato, finalmente, l’occasione per illustrare
pubblicamente ai cittadini e ai suoi avversari politici le sue idee, ma Piunti ha preferito lasciare
la sedia vuota. Tant’è. Al contrario il nostro progetto è stato ampiamente condiviso e partecipato
con gran parte delle realtà del territorio: i comitati di quartiere, le associazioni che si occupano
di disabilità, associazioni sportive, ambientaliste, sovrintendenza e, più in generale, gran parte
dei cittadini di San Benedetto e del territorio circostante.

Ma quello che più ci preoccupa è ciò che è stato sostenuto durante una recente “Commissione
Viabilità“: raddoppiare la viabilità esistente su Via Marchegiani, anche in direzione Nord-Sud,
mantenendo la viabilità su Via Morosini come ZTL, peggiorando, così, l’attuale condizione di
una grande ed anacronistica isola, spartitraffico.

La nostra soluzione è assolutamente diversa: proponiamo un parco inclusivo senza recinzioni
né barriere che possano limitarne l’accesso, dove verrà favorita la libera frequentazione e
l’aggregazione dei cittadini.
Il progetto si basa su una lettura virtuosa dell’esistente e uno scenario guida di sviluppo
sostenibile della città fondato sul water front e sulle connessioni trasversali città-mare.

Un progetto realistico (fattibilissimo) coerente con la normativa urbanistica vigente e con le
azioni in corso, capace di trasformare i vincoli da lui realizzati in punti di forza e la ricucitura
delle parti frammentate del tessuto urbano in un modello d’azione ripetibile.
In altre parole, uno spazio-parco unitario ed integrato che comprenda la superficie dello stadio,
le aree frammentate a nord, gli edifici di proprietà comunale presenti nelle vicinanze, il
parcheggio e l’affaccio sul mare. All’interno del parco, ognuno, con le proprie possibilità e
secondo le proprie inclinazioni potrà fare sport, passeggiare, andare in bicicletta o sdraiarsi sul
prato in totale sicurezza: LA PORTA DELLA CITTA’, UN PARCO INCLUSIVO SUL
MARE!

La nostra visione, è ormai evidente, si scontra con le idee di Pasqualino Piunti, che con i fatti e
con le azioni ha confermato ambizioni diverse per quella zona.
Essenziale, dunque, per stabilire la definitiva destinazione dell’intera zona Ballarin – luogo
importante da un punto di vista sociale e strategico per l’intero territorio costiero – sarà
l’espressione dei nostri concittadini che, all’interno delle urne, il 3 e 4 ottobre, avranno l’onore
e l’ònere di farsi parte attiva anche per il futuro di quell’area.