FERMO – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il primo ottobre, dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Fermo. 

Alcuni mesi addietro si presentava presso la Stazione di Sant’Elpidio a Mare, la mamma di una minorenne segnalando di aver appreso la possibilità che la figlia potesse essere stata oggetto di attenzioni sessuali da parte di un 36enne, con la quale la donna aveva intrattenuto una relazione sentimentale per diversi mesi.

I militari, percepita la gravità della segnalazione e delle confidenze ricevute, avviavano immediatamente, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Fermo che assumeva subito la direzione delle indagini, una minuziosa e riservata attività investigativa raccogliendo una serie di elementi che, di volta in volta, rafforzavano l’ipotesi che effettivamente la bambina potesse essere stata oggetto di illecite “attenzioni sessuali”.

L’Autorità Giudiziaria, coordinando e condividendo, nel tempo, l’attività investigativa condotta dai militari elpidiensi, disponeva a carico del soggetto l’esecuzione di una perquisizione personale e locale, nel corso della quale i Carabinieri rinvenivano e sequestravano materiale informatico poi risultato, all’esito degli accertamenti tecnici forensi disposti dal Pm di assoluta rilevanza probatoria.

Le risultanze investigative permettevano di documentare chiaramente, almeno fino ad oggi, numerosi e distinti episodi di abusi sessuali subiti dalla ragazzina, ad opera del 36enne, nel periodo in cui egli frequentava l’abitazione di quel nucleo familiare.

L’estrema gravità degli elementi acquisiti cristallizzava – al di là di ogni ragionevole dubbio – univoche responsabilità in capo all’indagato, motivi per il quale la Procura della Repubblica di Fermo, condividendo pienamente le risultanze raccolte dagli uomini della Benemerita di Sant’Elpidio a Mare, avanzava richiesta di custodia cautelare in carcere al Gip del locale Tribunale il quale, nei giorni scorsi, concordando con l’ipotesi accusatoria del Pm, emetteva l’invocato provvedimento cautelare.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata puntualmente eseguita dagli stessi Carabinieri di Sant’Elpidio a Mare, nei giorni scorsi. L’indagato, infatti, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa di reclusione di Fermo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

Sono ancora in corso gli accertamenti per delineare in maniera definitiva ed esaustiva, il quadro probatorio a carico del 36enne maceratese.