FERMO – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il 23 settembre, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Fermo.

Un doppio intervento in materia di marchi contraffatti ed un sequestro a tutela dei consumatori, è questo il bilancio settimanale, nello specifico settore, dei finanzieri del Comando Provinciale di Fermo a contrasto dei fenomeni di illegalità economica, che mette in alcuni casi a rischio la salute e l’incolumità pubblica ed altera le regole del sistema produttivo legale praticato dai commercianti virtuosi.

Nel corso del dispositivo permanente di contrasto alla commercializzazione di prodotti venduti senza le prescritte autorizzazioni, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, in collaborazione con il Nucleo Speciale Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri, ha rimosso dal mercato, sequestrandole, 425 confezioni di integratori alimentari, per complessive 25500 compresse, messe in distribuzione in violazione del decreto legislativo 169 del 2004, che per tali prodotti prevede un rigido schema di autorizzazioni per il commercio al pubblico.

Le indagini, condotte attraverso accertamenti e sopralluoghi, hanno avuto origine da specifiche informazioni acquisite sul territorio dai militari del Nucleo Pef di Fermo, i quali, avendo riscontrato possibili anomalie presso una parafarmacia del fermano gestita da un cittadino extra-comunitario, nella mattina del 20 settembre hanno così eseguito l’intervento congiuntamente al N.A.S. dei carabinieri di Ancona, che si è concluso con il sequestro della merce descritta in precedenza, priva di qualsivoglia etichettatura in lingua Italiana e di autorizzazioni ministeriali alla vendita al pubblico.

Nei giorni precedenti, inoltre, finanzieri del Gruppo di Fermo hanno effettuato due ulteriori distinte attività in materia di contraffazione dei marchi. Con la prima hanno individuato una piccola fabbrica clandestina all’interno di un’abitazione privata, gestita da cittadini extra-comunitari, in cui si realizzavano capi contraffatti mediante l’apposizione di etichette e stampe di note griffe, mentre con la seconda hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione e sequestro, emesso dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di un’impresa operante nel settore calzaturiero che aveva lanciato la collezione estiva utilizzando un modello di suola coperto dal diritto d’autore.

Nel caso dell’opificio, l’azione delle Fiamme Gialle si è articolata anche con ripetuti appostamenti, che hanno permesso di constatare un continuo andirivieni di persone nello stabile, che entravano a mani vuote e ne uscivano provviste dei sacchi comunemente utilizzati dai venditori ambulanti sulle spiagge.

Al termine delle due distinte attività sono stati sequestrati circa 400 capi d’abbigliamento, stampi per riprodurre illecitamente le suole, una macchina da cucire ed un ferro da stiro, verosimilmente utilizzati per realizzare i capi contraffatti; sono stati inoltre sequestrati dei blocchetti di appunti riepilogativi dei quantitativi, delle tipologie di vestiario e dei nomi delle varie marche commercializzate. I rispettivi responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo.

Con il costante impegno ed il coordinamento informativo tra i reparti, le attività hanno consentito alla Guardia di Finanza di Fermo di tutelare i diritti e la salute dei consumatori e di contrastare fenomeni di illegalità economica che avrebbero alterato una corretta concorrenza tra le imprese. La contraffazione è un moltiplicatore d’illegalità, alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale, del riciclaggio e della criminalità organizzata: contrastarla efficacemente vuol dire anche salvaguardare il tessuto produttivo nazionale che, in questo particolare momento emergenziale, è divenuto più vulnerabile ai fenomeni illeciti ed agli interessi criminali.

Nei confronti dei responsabili degli illeciti sono in corso approfondimenti fiscali finalizzati ad accertare l’evasione e le frodi sottostanti: obiettivo strategico della Guardia di Finanza, quale Corpo di Polizia economico-finanziaria, è il recupero di risorse per il Paese e per la collettività, corrispondenti alle imposte evase, a protezione delle regole del mercato e a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti.