SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un nuovo e rinnovato omaggio al grande chansonnier francese Leo Ferré, organizzato dal centro studi Leo Ferré, presieduto dal professore Giuseppe Gennari, domenica 19 settembre, dalle ore 21, presso lo chalet enoteca Vinoammare di San Benedetto del Tronto. La serata ha riscosso grande successo e partecipazione di pubblico, un pubblico da sempre attento agli eventi di qualità e interessato alla musica d’autore. Presente anche la moglie di Leo Ferré.

Ad aprire lo spettacolo è stato il poeta e chansonnier Paolo Cristalli, definito scherzosamente dal professor Gennari “un maledetto poeta”, giocando sulla definizione di alcuni tra i più grandi poeti francesi del Novecento detti “poeti maledetti”, che ha recitato versi densi di pathos e carichi di impatto emozionale. A seguire, il cantante e musicista Carmine Torchia, accompagnato da Mattia Buonaventura De Minicis, ha condiviso con il pubblico diversi brani con cui ha reso omaggio a Ferrè. “Un interprete della canzone di Ferrè attraverso il suo originale modo di essere e di creare – ha detto di lui Giuseppe Gennari.

È stata poi la volta di un giovane gruppo, “La Monarchia”, che, come ha spiegato il leader, Giulio Berlucchi: “nonostante le diversità e la distanza che ci separano da Leo Ferrè, abbiamo fatto nostri i suoi testi e la sua musica”. Un gruppo di talentuosi giovani musicisti che ha saputo brillantemente riarrangiare e reinterpretare le canzoni di Leo Ferrè, regalando agli spettatori sia brani del grande chansonnier, sia canzoni del proprio repertorio, come ”Amatoriale” e l’ultimo singolo “Ossa”.

Tra gli ospiti anche Andrea Satta che, insieme ai Tetes De Bois, interpreti italiani dello straordinario repertorio di Ferré, ha omaggiato il pubblico con alcune perle musicali, tra cui la splendida “Gli anarchici”, Andrea Buonaspeme e Andrea Tattoni, che hanno proposto la loro versione di due pezzi in francese di Leo Ferré, “La chanson triste” e “L’affiche rouge”, e due brani del loro repertorio.

Ha chiuso la serata la meravigliosa voce di Rossella Marcantoni, accompagnata al pianoforte da David Martelli, che ha condotto il pubblico in un viaggio lontano nel tempo, cantando, sulla musica di Leo Ferrè, alcuni versi immortali di Charles Baudelaire e di Apollinaire e regalando, infine, al pubblico il bis con lo splendido “Requiem” di Leo Ferré, in memoria di tutte le vittime della pandemia.

Anche in questo terzo omaggio a Ferré l’anima dell’immortale chansonnier francese aleggiava tra le note e i versi che hanno animato la serata; c’erano il talento e la passione di artisti che hanno saputo egregiamente rendergli il dovuto omaggio e, soprattutto, c’erano l’esperienza, l’energia e la passione del professor Giuseppe Gennari, che continua a donare, a tutti coloro che vogliono condividerle con lui, la musica e la poesia di un artista senza tempo.