SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota del dottor Nicola Baiocchi, presidente del Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” giunta in redazione il 19 settembre.

Ci è giunta notizia che, dall’inizio del mese di ottobre, il reparto di cardiologia del nostro ospedale rischierà di non essere in grado di assicurare i turni notturni dell’Utic, a causa di una gravissima carenza di personale, più volte denunciata e mai risolta nonostante le ripetute dichiarazioni dei mesi scorsi in merito alla “nomina di 3 nuovi cardiologi che consentirà di riattivare l’Utic nel nostro Ospedale” (20 maggio 2021).

Dopo cinque mesi, nonostante alcuni cardiologi del Mazzoni ci risultino ben disposti a venire a trasferirsi in Riviera, nulla è stato risolto: totale stasi al vertice. Infatti il dottor Milani non ha mai approvato la mobilità del personale per la cardiologia, ligio, come sempre, agli ordini superiori dei soliti politici dell’entroterra. La cruda realtà è che al Mazzoni si contano 15 cardiologi oltre al primario, mentre al Madonna del Soccorso abbiamo solo 5 cardiologi oltre al primario. Quindi, come logica e nefasta conseguenza, a San Benedetto i cardiologi sono costretti a lavorare per 48 ore settimanali, con un carico di lavoro totalmente esorbitante rispetto a quanto previsto dai Contratti Nazionali di Lavoro: ci piacerebbe sapere cosa ne pensano i Sindacati e l’Ispettorato del Lavoro.

Ricordiamo ciò che accadde alcuni mesi fa, quando un pediatra di San Benedetto era stato richiesto dal Mazzoni “per coprire i turni”: in quel caso non si ebbe nessuna difficoltà a provvedere, con firma immediata del relativo ordine di servizio. Al contrario, se la Riviera ha bisogno di aiuto, non può mai accadere che una risorsa del Mazzoni scenda verso la costa, per vergognosi ordini politici che continuano, concordemente, a strappare pezzi al Madonna del Soccorso.

Terremo informati i nostri concittadini sull’esito di questa ennesima, penosa e vergognosa (oltre che pericolosa) situazione.