ACQUAVIVA PICENA – In redazione è giunta una nota di Acquaviva Futura, che denuncia la situazione delle scuole. La riportiamo di seguito.

È iniziato un altro anno scolastico, ma ad Acquaviva i bambini continuano ad andare a scuola nei moduli temporanei. Eppure nel 2017, in piena campagna elettorale, Rosetti e i suoi candidati alle elezioni, forti del finanziamento da 3 milioni 480 mila euro concesso per donare nuovamente  ad Acquaviva una scuola dopo il terremoto del 2016, promisero di dare subito al paese un edificio scolastico a partire dall’anno successivo, cioè dal 2018.

Siamo nel 2021 e i nostri figli continuano ad andare a scuola in delle “baracche”.

Va inoltre ricordato che i 3 milioni 480 mila euro, dati ad Acquaviva per rifare la scuola dove è sempre stata, sono stati ridotti a 3 milioni di euro per la sciagurata scelta dell’Amministrazione Rosetti di voler realizzare il nuovo edificio al centro del centro sportivo “La Castagna”, in una zona con tanti vincoli per costruire (tra cui il vincolo archeologico e paesaggistico).

Se Acquaviva ancora non ha ancora una scuola degna di tale nome non è colpa dell’opposizione, come sostengono esponenti della maggioranza e loro supporter, ma di Rosetti & Co.

Confermiamo che come Gruppo Consiliare di Minoranza Acquaviva Futura, faremo di tutto per non far distruggere il centro sportivo “La Castagna” in cambio del nuovo edificio scolastico. Inoltre cercheremo in tutti i modi di recuperare il vecchio edificio scolastico utilizzando i 3 milioni di euro  così da rimettere la scuola dove è sempre stata negli ultimi 80 anni.

La colpa del fatto che la nuova scuola è ancora lontana da venire, è tutta di Rosetti e della sua maggioranza che hanno deciso di spostare la costruzione in una zona vincolata e dove già esiste il Centro Sportivo “La Castagna” (che andrà distrutto). Quindi stanno perdendo tempo per problemi burocratici che non avrebbero trovato costruendo la nuova scuola dove è stata negli ultimi 80 anni evitando così di lasciare per sempre un edificio abbandonato al centro del paese a danno delle generazioni future.

Tutto questo ha costretto la Maggioranza a chiedere perizie e pareri che hanno portato alla necessità di cambiare il piano regolatore, attività in corso da tanto tempo.

In poche parole stanno cercando di cambiare le regole invece di rispettarle, regole che sono state messe proprio per tutelare  la Chiesa di San Francesco e la bellezza del paesaggio circostante che, per scelta della Maggioranza, verrà  per sempre deturpato. 

Scegliere una zona piena di vincoli per la costruzione di un nuovo edificio è come decidere di andare da Acquaviva  ad Ancona passando per Roma senza usare l’autostrada.

Ecco perché a settembre 2021, a 5 anni dalla chiusura per inagibilitá del vecchio edificio scolastico, Acquaviva non ha ancora nulla di nulla e non sa quando avrà la nuova scuola. 

I ritardi sulla scuola sono  “merito” di Rosetti e della sua Maggioranza che prende decisioni che vanno contro Acquaviva come, ad esempio, l’Unione dei Comuni oppure la scelta di chiudere l’Isc De Carolis e contestualmente perdere la Presidenza della scuola per andare sotto Spinetoli (cosa che causa e causerà tanti disagi alle famiglie acquavivane e non solo).

ricapitolando:

1 )Acquaviva ha la sfortuna di avere una scuola inagibile dopo il terremoto del 2016

2) Nel 2017 abbiamo la fortuna di ricevere 3 milioni 480 mila euro per rifare la scuola dove è sempre stata negli ultimi 80 anni.

3) L’Amministrazione Rosetti decide, senza alcun motivo, di spostare la costruzione in una zona piena di vincoli dove oggi già c’è il Centro Sportivo La Castagna.

4) A causa dello spostamento, gli enti preposti fanno la verifica economica e ci tolgono 480 mila euro portando il finanziamento a 3 milioni di euro.

5) Dopo 5 anni l’Amministrazione è ferma al terzo studio di fattibilità secondo il quale avremo la scuola dopo 3 anni dall’inizio dei lavori quindi, ad oggi, ipotizzando una inverosimile partenza immediata, non prima dell’anno scolastico 2025/2026.

6) Cosa certa che anche l’anno scolastico 2021/2022 si svolgerà nelle “baracche” ma senza l’Isc De Carolis e, soprattutto, senza la Presidenza e Segreteria in quanto tutto spostato a Spinetoli (oltre il danno la beffa).