SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Sarò breve. Stavolta. Dopo aver scoperto che il presidente Massi, e tutta la società della quale è presidente, hanno detto:

  • che sarebbero felicissimi di allargare la classe dirigente con altri imprenditori sambenedettesi e provare a conquistare la serie C prima possibile;
  • che non avrebbero problemi a chiamare PortoSamb la loro Porto d’Ascoli;
  • che una volta tornati in serie C, la squadra tornerà a chiamarsi Sambenedettese;
  • che non sarebbe la soluzione migliore quella di ‘buttare’ quasi 500 mila euro, semplicemente per iscriversi alla loro stessa categoria e senza un giocatore in organico;
  • e che la migliore soluzione sarebbe quella di diventare dirigenti di PortoSamb e usare la stessa cifra per una squadra e un settore giovanile che già ci sono, e rinforzarla per poter competere per la promozione;

Anche sforzandomi, non riesco a capire quale sarebbe il problema. E cioè:

  • Sfiducia nei confronti di Massi & C? Non credo visto il percorso che hanno fatto;
  • Ritenere che non sia una società di sambenedettesi e che non sia di San Benedetto?
  • Giocare con una maglia non proprio rossoblu, dimenticando che da anni giochiamo con colori diversi, anche verde come quella della fondazione e fusione?
  • Non poter programmare a proprio piacimento ma discuterne da una posizione di minoranza come è giusto che sia?

Forse l’ultimo sì. Perché a San Benedetto (in politica poi!) si è perso il senso della comunione e che la meta comune è meno importante degli interessi personali. Volersi coltivare il proprio orticello e il proprio ego, anche a costo di perdere e sfavorire la comunità, è diventata una specie di  volontà dannosa e deleteria. I risultati sono evidenti in tutti i campi.

Insomma un’unione tra sambenedettesi appassionati di calcio, mi pare migliore di quella di mettersi in minoranza con forestieri. Senza togliere nulla a Renzi, nel caso allestisse anche lui una squadra pronta per provare a tornare in serie C. Sarebbe un bel derby stracittadino, perché no?

Del resto è dal 1994 che la Samb non è quella iniziale, che nel 1956 raggiunse la serie B. Poi ha sempre dovuto cambiare nome.