SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ho scritto poco, e me ne rammarico, di una potenziale trasformazione del Porto d’Ascoli in PortoSamb e considerarlo la vera partenza per un futuro diverso, e quindi un ritorno al passato, quello antecedente il 1990, che aveva visto la Samb giocare 21 tornei di Serie B, più o meno brillanti. Quello senza presidenti forestieri.
Sono stato ingannato da chi diceva che non c’era disponibilità da parte del suo presidente. Ci avevo creduto. Ma, dopo aver scritto che nessuno lo ha cercato ho chiesto a fine articolo la smentita a Massi stesso, il suo silenzio mi ha fatto pensare che poteva essere vero e ho deciso di chiamarlo.
Salve presidente, sbaglio o era lei l’ala destra del Porto d’Ascoli, quando i dirigenti più importanti erano il compianto Ivo Merli e Luigino Morganti? Seguivo spesso le sue partite ed ho fatto anche un libro sulla sua storia, che ogni tanto sfoglio…
“Ero io, avevo i capelli ricci e lunghi e mi ricordo anche del libro che conserviamo gelosamente. Erano gli anni migliori della Samb che seguivamo tutti con l’Espresso Rossoblu, settimanale con il quale sono cresciuto, come tantissimi altri sambenedettesi”.
Mi dica il suo pensiero sul momento attuale del calcio nostrano, per esempio se è vero che nessuno lo ha cercato per una potenziale fusione o trasformazione del suo Porto d’Ascoli.
“Se non l’ho smentita dopo il suo articolo, che è stato letto e credo apprezzato da oltre 15 mila persone (che dimostra l’attenzione che ha una città di 48 mila abitanti per la propria squadra di calcio), è perché è vero. Io ho vinto con la mia squadra e sono andato avanti, visto il silenzio di altri imprenditori sambenedettesi”.
Ok, ma quale sarebbero state le condizioni?
“Poi le spiego. Guarda, ieri in cantiere è passato un imprenditore sambenedettese interessato alla Samb, che mi ha detto: perché non facciamo abbonamenti insieme? La proposta mi ha inorgoglito, la volevo fare io, ma non mi sono permesso, così si poteva assistere alle partite della nuova Samb e del Porto d’Ascoli. Sicuramente un’opportunità per noi. Invece lo era anche per loro. Ho pensato: è cambiato il mondo”.
Mi pare di aver capito che se i soldi a fondo perduto per restare in serie D venivano convogliati nella sua società, poteva essere una buona occasione per ripartire con imprenditori locali, come nel fortunato passato.
“Guarda che la proposta di mettere il nome PortoSamb e quindi la possibilità di una squadra unica mi è stata fatta prima che vincessimo il campionato, da persone che avevano previsto cosa sarebbe successo. Dopo l’abbiamo vinto con una botta di fortuna, ma, ci tengo a dirlo, anche perché programmato in tutto. Io e mio fratello siamo costruttori e abbiamo usato il metodo per costruire una casa, partire dalle fondamenta che devono essere solide, altrimenti casca. Ci proviamo da anni e lo scorso maggio ci è andata bene. Abbiamo battuto società che di soldi ne hanno molti più di noi”.
Pare che avete avuto richieste da imprenditori della Vallata del Tronto per costituire un terzo polo (dopo Ascoli e Samb Ndd), che chiaramente non prevedeva il nome Samb nella sua denominazione…
“Non l’abbiamo accettata perché noi non vogliamo fare nulla in alternativa alla Samb, che è la squadra per la quale tifiamo da piccoli e non solo. I genitori (non solo i nostri) hanno contribuito ad aiutare economicamente la Samb quando la dirigenza era locale. Anche loro firmavano le cambiali. Non dimentichiamo anche gente come Umberto Travaglini, Ferruccio Zoboletti, Floriano Bollettini, che hanno le loro attività a Porto d’Ascoli, come anche Sergio Bocci, che è stato il principale artefice della costruzione del Riviera delle Palme (un certo Francesco Delicato detto Barabba era di Porto d’Ascoli Ndd)”.
Proposte tipo il cambio del nome in ‘PortoSamb’ (a me sinceramente piaceva di più ‘PortolaSamb’), una modifica ai colori sociali, per esempio celesti con bordi bianchi e in mezzo una fascia grigiorossoblu (tipo la Sampdoria), il versamento sulla nuova società dei 500 mila euro a fondo perduto necessari per iscriversi alla vostra stessa categoria, come la vedete lei e la sua società?
“Premetto che ci eravamo preparati per una soluzione del genere, nome nuovo compreso, ma anche per i colori delle maglie non ci sarebbe stato problema, oggi vanno di moda colori che non hanno nulla a che vedere con quelli originali. L’unico nostro distinguo l’avremmo fatto sui tecnici, che non abbiamo assolutamente voglia di cambiare, perché li riteniamo eccezionali, anzi nel mister ci vedo un nuovo Ferguson. Anche per la programmazione avremmo chiesto di continuare con la nostra, che ci ha finora dato molte soddisfazioni. Ne avremmo discusso con i nuovi soci, che sicuramente, alla luce di quanto abbiamo costruito finora, avrebbero accettato. Ma non avendo avuto la richiesta che ci aspettavamo, tutto è rimasto nei… nostri sogni. Perché ripeto, per noi la Samb è qualcosa di speciale e il nostro tifo per i colori rossoblu è indiscutibile”.
Che futuro vi aspettavate?
“Quello di vincere prima possibile il campionato e tornare in serie C con il nome che da PortoSamb tornerebbe S.S. Sambenedettese. Un discorso che ci siamo fatti più volte in società, anche se qualcuno aveva paura che la serenità con cui andiamo avanti da anni potesse essere sconvolta da nuovi ingressi in società. Tranquillizzavo tutti dicendo che la programmazione deve essere nostra e che faremo del tutto per riportare tutti insieme la Samb ai livelli che spettano alla città di San Benedetto e a tutto il territorio circostante. E appunto con la dicitura Sambenedettese”.
Quello che dice mi sembra giustissimo, perché i tifosi della Samb vogliono la stessa cosa e nemmeno vorrebbero che attriti o prevaricazioni esterne possano disturbare un cammino che tutti non possiamo che elogiare.
“Esattamente, ma se nessuno ha voluto parlare con noi, cosa possiamo fare? Adesso, secondo me è tardi”.
Non è mai troppo tardi quando c’è la possibilità di mettere in comune buoni propositi in favore di un bene comune, qual è per la città la Sambenedettese Calcio. Io lo vedo come il segnale di una resurrezione che aspettiamo da più di un lustro. E anche un’occasione imperdibile, quella di capire che la fortunosa promozione del Porto d’Ascoli in serie D sia stata una specie di premonizione ‘divina’ che prevede un ritorno all’antico. Non dimenticando che la Samb è nata dalla fusione di tre squadre cittadine.
“Per onestà e per rispetto dello staff, devo dire che al momento siamo concentratissimi per l’inizio del campionato. Voglio aggiungere che il girone F poteva essere molto più difficile se ci fosse stato anche il Cinthia Belong, che ha allestito una rosa da serie B. Così è molto equilibrato”.
Ne riparleremo se vuole ma, mi scusi, nemmeno il sindaco vi ha cercato per capire le vostre intenzioni?
“No, ripeto, non mi ha cercato nessuno. Addirittura ho saputo che in una recente riunione, quando qualcuno ha accennato alla possibilità di una fusione, uno dei partecipanti si è alzato ed ha lasciato la compagnia con le parole: mai e poi mai”.
Per il Riviera delle Palme che non vi viene concesso, che ha da dire?
“Semplicemente che l’hanno seminato tardi, perché mancavano i semi e posso capire. Non capisco però perché non ci hanno avvisato appena lo hanno saputo. Adesso giocheremo al “Ciarrocchi” a porte chiuse”.
Grazie presidente.
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Io sono abituato ad andare al riviera a vedere la samb o la sambenedettese e non la portosamb o portolasamb. I miei colori del cuore sono il rosso e il blu non il rossocelestebiancogrigio, se bisogna per forza ingoiare questo rospo per fare la serie D in queste condizioni allora me ne sto a casa. Tanto di rispetto al presidente e al porto d ascoli però a queste condizioni no. Devo fare l eccellenza o la terza categoria col nome sambenedettese?? La faccio senza problemi perche ho amore per questi disgraziati colori, ma il rossocelestebiancogrigio non mi rappresentano, a queste… Leggi il resto »
Da quello che ho capito appena tornerà con il nome sambenedettese anche i colori verranno ripristinati anche se i colori originali sono ormai diventati una rarità. Poi le voglio fare una domanda: se la Samb non era stata 21 anni in serie B, lei pensa che avrebbe adesso lo stesso numero di tifosi e con la stessa passione. Con il tempo nelle categorie che dice lei, succederebbe l’inverso.
È gia successo, lei non si rende conto ma dal 94 ad oggi la samb ha perso generazioni di tifosi, tifosi dei comuni vicini che non sono venuti piu o che si sono diretti verso altri lidi. A 15 anni mi sono fatto un anno di eccellenza e poi 8 di dilettanti prima dell arrivo di gaucci, i miei amici andavano al corso la domenica pomeriggio io a monte urano. Questo per dire che si sono perse generazioni e generazioni di ragazzi, il suo discorso è giusto, non fa una piega, però io non lo condivido o meglio non condivido… Leggi il resto »
Quello che dice Massi è condivisibile, ma c’è un ma, i tifosi nella maggioranza non approvano la fusione e il nome PortoSamb, basta vedere la risposta di Massi su come qualcuno l’ha presa, è uscito dalla sala con parole : mai e poi mai. Poi c’è un altro fattore non ci sono più i gentiluomini di Zoboletti e soci, se fai una fusione oggi con a capo i Massi gli altri imprenditori vorrebbero dire la loro e comandare, facendo di fatto una guerra interna, non lascerebbero il pallino a Massi cosi come lo hanno lasciato a Zoboletti che con pochi… Leggi il resto »
A dir la verità Zoboletti non ha mai avuto il pallino. Lui cacciava più soldi di tutti come aspettava a chi faceva il presidente.
Invece ha ragione nel finale quando dice che oggi prevale il personalismo e quella di Massi che vuole unire più imprenditori per un unico obiettivo. Insomma siamo destinati ad un inarrestabile declino che ha nei politici i maggiori responsabili con la complicità della stampa inesistente o complice.
penso che se avesse manifestato prima le sue volontà avrebbe potuto indirizzare anche il dibattito della città sul punto. Adesso mi sembra inutile parlarne, peccato.
Porto solo la samb,grazie massi.
Miscredenti…..vedrete che Renzi sarà ricordato come il Presidente che preferì versare 900.000 in più per fare la D anziché 330.000 per mantenere la Lega Pro.
E’ uno di principio
Sarebbe la cosa più intelligente e lungimirante che si possa fare, ma si sa, orgoglio e apparenza valgono di più in questa città.
Sto pensando di licenziarmi per trovare il tempo di verificare cosa scrivevano a proposito dell’Ancona, tutti quelli che ora sperano o auspicano una fusione o un cambio di nome con il PdA.
Vabbè che ieri era l’8 settembre, ma un minimo di coerenza…
Lo scrivono ancora
Ripeto: se con l’aiuto di tutti la PortoSamb torna in C, tornerà a chiamarsi Sambenedettese, quella dei grandi successi. Come successe quando tre formazioni locali divennero SS Sambenedettese. Vedi Wikipedia. Il problema poteva esserci se il Pda non voleva ma Massi ha detto sì perché essendo tifosissimo della Samb come gli altri dirigenti lo vede come principale obiettivo. Qual è il problema? E un giorno può dire di aver contribuito alla vera risurrezione della sua squadra del cuore.
Mi scusi Direttore ma penso che non sia la stessa cosa, tre squadre di una stessa città che si fondono per fare una squadra che porti il nome della stessa è un conto, un altro è la Samb che si fonde con il PD’A per chiamarsi porto samb per poi chiamarsi di nuovo Sambenedettese
Perché, quale sarebbe la differenza se i dirigenti del Pda sono d’accordo?
Direttore quelli erano tre club della stessa città, nessuno dei quali si chiamava Samb,che decisero di unirsi per dare vita ad una squadra che potesse essere identificata con la città stessa, la Sambenedettese appunto. Qui si tratta di fare quello che ha fatto l’ancona, ops mi correggo, il piano san lazzaro con il matelica, non mi sembra esattamente la stessa cosa, eppoi mi scusi, quella cosa non sarebbe la Samb, addirittura cambiare i colori sociali, fate come volete, ma per me, e penso non solo per me , QUELLA COSA NON SARÀ MAI LA SAMB…MAI!!!
La Sambenedettese ha cambiato nome almeno 4 volte fino ad oggi. Solo Samb è rimasto uguale
Vabbè Direttore avrà pure cambiato nome ma non ha mai fatto la “porcata” di scippare il titolo sportivo a nessuno
Scippato? Ma ha letto l’intervista?
Chiediamoci questo: quella che due anni fa venne a vincere al Riviera 4-0 e vinse il campionato era il Vicenza o no? Qualcuno oggi pensa che quella società non abbia dignità? Secondo me bisogna riflettere bene
Ottimo esempio
A lei Direttore stanno a cuore due argomenti che a me personalmente fanno inorridire: la Città Grande (de che?!?!?) e la PortoSamb. In pratica il “piccolo”, che con i FATTI ha dimostrato di saperla cavare egregiamente dovrebbe in qualche modo sparire x far spazio al “grande” che con i “FATTI” ha dimostrato di non sapere cavarsela (in nessun ambito) da sola….. Senza Vergogna….. La famosa meritocrazia dei “grandi” (fallimenti) …..
Intanto città grande non c’entra nulla ma lei continua con tesi che in un confronto pubblico si rivelerebbero perdenti. Perché dovrebbe spiegare invece di dire solo che altri sbagliano. Argomenti se può. Grazie.
Per il calcio e la Samb anche.
Le scrive così per la sua città e la sua squadra avrebbero solo da guadagnarci (senza merito). Le pongo io la domanda e mi risponda con granchezza: se per Assirdo ci fossero altre realtà (senza fare nomi) più grandi e più potenti che in futuro inglobassero la città di San Benedetto o la Sambenedettese Calcio, lei sarebbe contento di perdere la sua storia, i suoi colori, la sua identità?!? Penso proprio di no!! Io idem
Vede che non è informato. lo faccia e vedrà che non si perderebbe nè storia, né colori,nè identit. Si informi prima di tornare sull’argomento
Se andasse in “porto” la “fusione”, cosa rimarrebbe del Porto d’Ascoli (o del Matelica)??!?!? Le rispondo io……. NULLA…..
Vittorio Massi è molto realista e le ha risposto
La Samb ha avuto a lungo bisogno dell’aiuto dell’imprenditoria locale, ma il tifosissimo Massi ha dirottato le sue risorse sul PDA
Chiediti perché. Non è difficile. Fino a smentita mi ha anche detto che lui era tra quelli pronti a tirare fuori 30 mila euro per provare a salvare la Samb.
Sarà… A me pare di ricordare invece un vostro articolo dove Massi chiedeva al sindaco di prestare attenzione anche al porto d’Ascoli, oltre che alla Samb…
Quindi?
Gentili tifosi e gentile Direttore, non riesco proprio ad affezionarmi all’idea di tifare una PortoSamb! Certo, non è l’obbrobrio di un’Ancona-Matelica, ma l’idea di una resurrezione attraverso il Porto d’Ascoli (la seconda parola poi mi risuona molto male) non entusiasma credo la maggioranza dei tifosi.. Ascoli Mare sarebbe il nostro nomignolo eterno dei supporter avversari! Faccia un sondaggio e vedrà Direttore una scarsissima adesione all’idea di Porto Samb. Inoltre, inutile richiamarsi alla fusione di Fortitudo, Serenissima, Forza e Coraggio del 1923, erano tempi pioneristici e l’entusiasmo e la passione per la squadra cittadina poteva solo aumentare. Oggi siamo decisamente all’opposto;… Leggi il resto »
Ma nemmeno…
Un conto è fondere Samb e pda e fare una società più forte con entrambe le società in D.
Quella la potrei anche provare a digerire… un altro è limitarsi a cambiare nome al porto d’Ascoli in Samb, visto che una Samb al momento non esiste…
È non me ne frega manco del parere degli estranei. E semplicemente una cosa che non sentirei mia…
Poi se a Vicenza col bassano, ad Ancona col Piano SL e poi il Matelica, a Fermo col Montegranaro e chissà quante altre parti l’hanno caldeggiata non è affar mio…
…mhm… l’atteggiamento del tifoso mi ricorda la barzelletta di noè e noà! (per chi non la conoscesse: al momento del diluvio il padreterno comandò a noè e nià di costruire un’arca ciascuno x salvare gli animali del mondo promettendo loro aiuto nei momenti più cupi… i due costruiscono le barche, prendono tutto e comincia il diluvio. l’arca di noè va bene ma quella di noà ha subito problemi quando arriva noè a dargli una mano ma lui rifiuta perchè troppo orgoglioso. noà risolve la situazione e procede per la sua strada ma dopo qualche giorno c’è un’altra tempesta ancora più… Leggi il resto »
In sintesi: meglio scomparire che sentirsi fare qualche coro contro. Orgoglio cieco ed apparenza.